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In questo approfondimento vi spiegheremo come potete acquistare un’ammortizzatore per veicoli industriali seguendo delle semplici indicazioni.

Ammortizzatori: suggerimenti per l'acquisto e consigli per i non esperti.
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La sostituzione degli ammortizzatori in un veicolo industriale, come in qualsiasi altro veicolo, è un'operazione molto importante in conseguenza del fondamentale ruolo svolto da questa componente in un mezzo stradale e in misura maggiore in un veicolo industriale.

Chi è a digiuno di informazioni e competenze riguardanti la meccanica, naturalmente, non si considera in grado di acquistare un ammortizzatore in autonomia.

In questo approfondimento vi spiegheremo come potete acquistare un’ammortizzatore per veicoli industriali seguendo delle semplici indicazioni.

Premettiamo che, se si intende acquistare un ammortizzatore originale, è sufficiente prendere visione del codice riportato sul ricambio danneggiato e rivolgersi ad un rivenditore. Nel caso in cui, invece, intendiate acquistare un ammortizzatore alternativo sarà necessario trovare il codice di concorrenza corrispondente.

Ti ricordiamo che nel nostro sito è possibile acquistare ammortizzatori di alta qualità a prezzi convenienti.

Individuare l’ammortizzatore adattabile al proprio veicolo industriale in sostituzione del componente originale è semplicissimo. Gli ammortizzatori si distinguono per tipologia e in base alle misure. Esistono tre tipologie di ammortizzatori per veicoli industriali, a seconda degli elementi posti alle estremità, che servono per il fissaggio:
  • ammortizzatore anello/anello
  • ammortizzatore perno/perno
  • ammortizzatore anello/perno
Le misure di un ammortizzatore sono le seguenti:

L2DIAMETRO ESTERNO

D2DIAMETRO INTERNO

CA

LUNGHEZZA CHIUSO/APERTO DAL CENTRO DEL FORO
PS


DIAMETRO CUBO

Gomme Invernali


Gomme.png
E' quasi tempo di toglierle.

Sebbene la stagione invernale sembri quasi interminabile, l’obbligo degli pneumatici invernali per alcune zone di Italia è quasi giunto al termine. 

“Quasi” per modo di dire poiché secondo la normativa l’obbligo è fino al 30 aprile.
Ad ogni modo a meno che non siamo già attrezzati con le gomme da mettere al posto di quelle invernali è bene iniziare a guardarsi intorno perché scegliere gli pneumatici giusti non è semplice. 

Naturalmente la scelta più ovvia è quella di mettere delle gomme estive. Tuttavia non tutti pensano che questa sia la scelta giusta optando direttamente per quelle all season (tutta la stagione). In molte zone d’Italia le gomme termiche non sono obbligatorie, ma sta al buon senso personale fare o meno questa scelta.

In linea di massima le gomme all season sono predilette perché “si pensa” siano più economiche di quelle stagionali ma non è proprio così. Di certo il costo varia molto a seconda della casa produttrice e del tipo di pneumatico ma in realtà si stima che in media non siano per niente economici e in secondo luogo comportano la spesa dovuta all’usura più celere specialmente se utilizzati quando le temperature sono troppo fredde o troppo calde e richiederebbero dunque le gomme stagionali. 

Un costo che sicuramente andiamo a risparmiare con gli pneumatici 4 stagioni è quello inerente il cambio gomme ogni 6 mesi.
Tuttavia la scelta è abbastanza soggettiva, in quanto bisogna essere consapevoli se è il caso o meno di mettere gomme all season oppure stagionali. Certo se utilizziamo poco la macchina e le temperature da affrontare sono piuttosto miti le gomme 4 stagioni possono certamente risultare idonee... ma per un uso frequente o a climi complicati è bene rivedere la propria scelta.

Volano bimassa LuK MERCEDES-BENZ Classe C


Volano bimassa LuK 415 0073 10..................................514.32 € Iva e trasporto incl.

Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info integrativa = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 16
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 6
Gioco max. ribaltamento [mm] = 1,6
Info integrativa = Con sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 8
Info integrativa = Con cuscinetto di guida


RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)

- MERCEDES-BENZ : 104 030 1405

Questo ricambio auto volano (415 0073 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
MERCEDES-BENZ CLASSE C (W202)

Volano bimassa LuK VOLKSWAGEN Crafter 2.5 TDI


Volano bimassa LuK 415 0337 10..................................431.36 € Iva e trasporto incl.

Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info integrativa = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 20
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 7
Gioco max. ribaltamento [mm] = 2,9
Info integrativa = Senza sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 8
Info integrativa = Con cuscinetto di guida

RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- VOLKSWAGEN : 076 105 266 B - 076 105 266 E

Questo ricambio auto volano (415 0337 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
VOLKSWAGEN CRAFTER 30-35 Autobus (2E)


VOLKSWAGEN CRAFTER 30-50 Pianale piatto/Telaio (2E)

VOLKSWAGEN CRAFTER 30-50 Furgonato (2E)

Volano bimassa LuK VOLKSWAGEN 2.5 SDI


Volano bimassa LuK 415 0108 10............................391.10 € Iva e trasporto incl.
Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info integrativa = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 16
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 6
Gioco max. ribaltamento [mm] = 1,6
Info integrativa = Con sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 8
Info integrativa = Senza cuscinetto di guida


RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- VOLKSWAGEN : 074 105 266 H
- ALTRE MARCHE : 9 024 061 05 - L-09024-0061-05


Questo ricambio auto volano (415 0108 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
VOLKSWAGEN LT 28-35 II Autobus (2DM)


VOLKSWAGEN LT 28-46 II Pianale piatto/Telaio (2DX0FE)
VOLKSWAGEN LT 28-46 II Furgonato (2DX0AE)

Kit frizione LuK RepSet PEUGEOT 206 1.9 TD


Kit frizione LuK RepSet 620 3002 00............................139.30 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 200
N° denti = 18
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco)




RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- PEUGEOT : 2052.91 - 2051.48 - 2050.98 - 2050.98 - 2051.48 - 2052.91
- ALTRE MARCHE : 821365 - 821365
- ALTRE MARCHE : QKT2124AF - QKT2124AF
- ALTRE MARCHE : 1 699 069 01 - 1 699 069 01
- ALTRE MARCHE : HK 7511 - HK 7511


Questo ricambio auto kit frizione (620 3002 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
PEUGEOT 206 2 volumi /Coda spiovente (2A/C, T3E)

Kit frizione LuK RepSet AUDI 1.8 TFSI

Kit frizione LuK RepSet 623 3291 00...........................232.02 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 230


Questo ricambio auto kit frizione (623 3291 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
AUDI A4 (8K2)


AUDI A5 (8T)

Kit frizione Valeo RENAULT Laguna II 1.6


Kit frizione Valeo 826206..............................167.36 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 215
N° denti = 26
Informazione tecnica = Senza rilascio centrale





RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- RENAULT : 7701473668 - 7701473648 - 7701472770
- ALTRE MARCHE : 622305600 - 622305609
- ALTRE MARCHE : 3000951332
- ALTRE MARCHE : QKT2359AF
- ALTRE MARCHE : GCK2449AF

Questo ricambio auto kit frizione (826206) si può montare anche sui seguenti veicoli:
RENAULT LAGUNA II (BG0/1_)


RENAULT LAGUNA II Grandtour (KG0/1_)

Volano bimassa LuK VOLKSWAGEN 2.8 TDI


Volano bimassa LuK 415 0208 10................................414.28 € Iva e trasporto incl.
Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info integrativa = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 30
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 9
Gioco max. ribaltamento [mm] = 1,6
Info integrativa = Senza sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 8
Info integrativa = Con cuscinetto di guida


RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- VOLKSWAGEN : 062 105 266 F
- ALTRE MARCHE : 9 024 218 02 - L-09024-0218-02


Questo ricambio auto volano (415 0208 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
VOLKSWAGEN LT 28-35 II Autobus (2DM)

  • 2.8 TDi (116kW) - da 05-2001 a 05-2006

VOLKSWAGEN LT 28-46 II Pianale piatto/Telaio (2DX0FE)
  • 2.8 TDI (116kW) - da 04-2002 a oggi

VOLKSWAGEN LT 28-46 II Furgonato (2DX0AE)
  • 2.8 TDI (116kW) - da 04-2002 a oggi

Kit frizione LuK RepSet DACIA 1.3 - RENAULT 1.3, 1.4, 1.0, 1.1


Kit frizione LuK RepSet 618 0171 06................................77.94 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 180







RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):
- RENAULT : 7701 349 937 - 7701 461 382 - 7701 463 616 - 7711 130 000


Questo ricambio auto kit frizione (618 0171 06) si può montare anche sui seguenti veicoli:
DACIA 1310 Tre volumi (U, X)

  • 1.3 (40kW) - da 05-1983 a oggi

DACIA 1310 Station wagon
  • 1.3 (40kW) - da 05-1983 a oggi

RENAULT 12
  • 1.3 (1170) (37kW) - da 07-1975 a 07-1980
  • 1.3 (1170) (40kW) - da 10-1969 a 10-1980
  • 1.3 TS (1177, 1337) (44kW) - da 08-1972 a 08-1980

RENAULT 12 Variable (117_)
  • 1.3 (1170) (37kW) - da 07-1975 a 07-1980
  • 1.3 (1170) (40kW) - da 10-1970 a 10-1980
  • 1.3 (1177) (44kW) - da 08-1973 a 08-1980

RENAULT 12 Furgonato
  • 1.3 (50Ch) (37kW) - da 07-1975 a 07-1980

RENAULT 15 (130_)
  • 1.3 (1300) (44kW) - da 03-1972 a 03-1980

RENAULT 18 (134_)

RENAULT 18 Variable (135_)

RENAULT 18 Furgonato

RENAULT 4 (112_)

RENAULT 4 Furgonato (R21_, R23_)


RENAULT 5 (122_)

RENAULT 5 Furgonato (238_)

RENAULT FUEGO (136_)

RENAULT RODEO 5
  • 1.1 (35kW) - da 11-1981 a 11-1987

Kit frizione LuK RepSet PRO MERCEDES-BENZ 200 CDI


Kit frizione LuK RepSet PRO 624 3249 33............................300.16 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240
Informazione tecnica = Scarico automatico
Informazione tecnica = Con dispositivo arresto centrale






Questo ricambio auto kit frizione (624 3249 33) si può montare anche sui seguenti veicoli:
MERCEDES-BENZ CLASSE E (W211)

Kit frizione LuK RepSet Fiat 1.2, 1.4


Kit frizione LuK RepSet 620 3131 00...............................160.04 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 200







RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)

- FIAT : 71752579 - 71747950 - 71747950 - 71752579
- ALTRE MARCHE : K 1099 - K 1099

Questo ricambio auto kit frizione (620 3131 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
FIAT 500


FIAT 500 C

FIAT PANDA (169)

FORD KA

Kit frizione LuK RepSet CITROEN 2.2 HDI - FIAT 2.2 HDI - LANCIA 2.2 JTD - PEUGEOT 2.2 HDI


Kit frizione LuK RepSet 624 3020 00..........................173.46 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240
N° denti = 21
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco standard)




RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- PEUGEOT : 2050.L0 - 2051.41 - 2051.C8 - 2052.60 - 2050.L0 - 2051.41 - 2051.C8 - 2052.60
- LANCIA : 9464389880 - 9464389880
- FIAT : 9464389880 - 9464389880
- CITROEN : 2052.V5 - 2052.61 - 2051.G1 - 2051.37 - 2050.Q3 - 2050.F3 - 2050.C8 - 2050.C8 - 2050.F3 - 2050.Q3 - 2051.37 - 2051.G1 - 2052.61 - 2052.V5
- ALTRE MARCHE : 1 699 093 00 - 1 699 093 02 - 1 699 093 09 - L-01699-0093-00 - L-01699-0093-02 - L-01699-0093-09 - 1 699 093 00 - 1 699 093 02 - 1 699 093 09 - L-01699-0093-00 - L-01699-0093-02 - L-01699-0093-09


Questo ricambio auto kit frizione (624 3020 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
CITROEN C5 (DC_)


CITROEN C5 (RC_)

CITROEN C5 Break (DE_)

CITROEN C5 Break (RE_)

CITROEN C8 (EA_, EB_)


FIAT ULYSSE (179AX)

LANCIA PHEDRA (179)

PEUGEOT 406 (8B)


PEUGEOT 406 Coupé (8C)

PEUGEOT 607 (9D, 9U)

PEUGEOT 807 (E)

I freni, funzionamento e caratteristiche

In questa sezione illustriamo in maniera molto semplice cosa sono e come funzionano i freni, un elemento indispensabile per garantire la sicurezza sulle strade.
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I freni

Il freno è un dispositivo che serve per diminuire la velocità di un corpo in movimento oppure per arrestarne completamente il moto.
E' noto che quando un corpo si muove possiede una sua energia di movimento che si chiama energia cinetica: la dinamica ci insegna che l'energia non si crea ne si distrugge ma si può solo modificarla; per cui se vogliamo rallentare od arrestare un corpo è necessario trasformare l'energia cinetica di movimento in qualcosa d'altro.

Tutti i freni dunque lavorano con uno stesso principio: dissipare l'energia cinetica di movimento in qualcosa d'altro: calore!

In base al loro principio di funzionamento i freni possono essere:

  • elettromagnetici
  • areodinamici
  • meccanici
Freni elettromagnetici

Un freno magnetico è un dispositivo utilizzato per rallentare un mobile generando correnti parassite per induzione elettromagnetica. La forza di rallentamento interviene senza contatto fra le parti, ed è dovuta alla trasformazione in calore delle correnti indotte. Il freno magnetico è quindi esente da usura.
E' generalmente impiegato sui treni, sui veicoli di grandi dimensioni come autocarri ed autobus e sulle giostre.

Il principio di funzionamento è che quando un corpo metallico si muove all'interno di un campo magnetico si generano delle correnti parassite che si oppongono al movimento. La forza frenante generata dipenderà quindi dalla conducibilità dei materiali, dalla forza e dalla direzione del campo magnetico creato, dalla distanza di interazione, ecc

I freni magnetici possono essere rotanti simili dunque ad un freno a disco molto impiegati nei vagoni ferroviari.


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I freni magnetici possono essere anche lineari molto impiegati nelle attrezzature di fitness oppure nei parchi divertimento nelle torri di caduta o nelle montagne russe: in questo caso il campo magnetico è generato nelle vie di scorrimento.
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I freni magnetici impiegati nei veicoli invece sono a tipo gabbia di criceto formati da uno statore ove si crea il campo magnetico e da un rotore che lo attraversa costituito dall'albero di trasmissione del veicolo stesso. Tuttavia questi non sono dei veri e propri freni ma rallentatori ausiliari.

Freni areodinamici
Il freno areodinamico agisce sul flusso d'aria esterno al veicolo, opponendovi resistenza e comportando quindi un rallentamento. Gli aeroplani utilizzano gli aerofreni a questo scopo. Anche alcuni modelli di automobili, soprattutto sportive, utilizzano questa soluzione sommandola all'effetto frenante dei freni meccanici, per raggiungere decelerazioni ragguardevoli: ad esempio la Bugatti Veyron con questo accorgimento arriva ai 2 g di decelerazione. Le macchine di Formula 1 non lo usano in quanto il regolamento impedisce di adottare parti aerodinamiche mobili.

Per avere un idea del funzionamento questo freno viene di fatto ottenuto anche dai piloti di moto da gran premio che sono soliti esporre il busto dalla carenatura all'inizio della staccata (punto di rilascio gas e inizio frenata): questa operazione genera un grosso carico sugli avambracci che debbono essere ben saldi al manubrio ma permette di aiutare in modo sensibile la decelerazione della moto.

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Freni meccanici
I freni di tipo meccanico utilizzano invece l'attrito che si crea tra due corpi in movimento provocandone di conseguenza anche la loro usura. Sono i più diffusi tra i veicoli e possono essere a tamburo o a disco.

Freni a tamburo

Il freno a tamburo è stato per molto tempo utilizzato ma è oramai soppiantato dal più efficace sistema a disco. Esso è costituito da un cilindro (tamburo) che ruota solidale con la ruota all'interno del cerchione. All'esterno del tamburo (vagoni ferroviari) o più comunemente all'interno un ceppo (ceppo semplice) o due ceppi (doppio ceppo) al comando del conducente si appoggiano al tamburo sfregando per contatto e dissipando così l'energia di movimento.

Tra le superfici di contatto vi è apposto un materiale ad alto potere di attrito e di usura comunemente chiamato pastiglia. Questo tipo di freno è ormai relegato alle vetture di fascia bassa e limitatamente agli assi posteriori.

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Freni a disco
Da anni tutte le case produttrici di mezzi di trasporto siano essi auto o moto. La frenata avviene per la trasformazione dell'attrito in calore grazie alla pressione, generalmente ottenuta idraulicamente, degli elementi di frizione dette pastiglie contenuti in una pinza ai lati di un disco che gira solidale con la ruota.
I freni a disco hanno il vantaggio di dissipare rapidamente il calore che può essere molto elevato quando vengono usati a lungo. Inoltre la forza frenante esercitata da questi freni è di gran lunga superiore a quella che si può ottenere con i freni a tamburo.

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GLI IMPIANTI FRENANTI DEI VEICOLI
Forse pochi sanno che in ogni veicolo esistono tre freni:

1 - Freno di servizio: agisce su tutte le ruote di un veicolo
2 - Freno di soccorso: agisce per il 50% della forza frenante del freno di servizio
3 - Freno di stazionamento: è chiamato anche freno a mano e garantisce il bloccaggio del veicolo in assenza del conducente anche in strade in pendenza (18% per veicoli isolati 12% per complessi)

L'impianto frenante di un veicolo oggi è costituito da un pedale che va ad agire su una pompa a doppia mandata (8). La pompa è collegata ad una vaschetta di espansione per l'olio (9). Da questa pompa partono due condotte che vanno a servire le ruote anteriori (10) e posteriori (3) in modo indipendente. Se tutto funziona correttamente perciò si produce la frenata di servizio.

Se per un malfunzionamento si dovesse rompere la condotta dell'asse anteriore rimarrebbe in funzione quella dell'asse posteriore e viceversa: in questo caso solo il 50% della forza frenante rimarrebbe a ddisposizione che è la frenatura di soccorso.

Il freno di stazionamento da come si può notare è un dispositivo a parte e si aziona con la leva del freno a mano (1) che agisce esclusivamente sulle ruote posteriori (3) tramite dei freni a ceppi (5)
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IL SERVO FRENO

Collegato al pedale del freno vi è il servo freno (7). Questo dispositivo consente di moltiplicare la forza esercitata dal piede del conducente che altrimenti dovrebbe produrre uno sforzo notevole. Nel dettaglio il servofreno è costituito da un ventre diviso in due camere separate da una menbrana. Nella seconda camera vi è un collegamento con i condotti di aspirazione del motore che generano una depressione quando il conducente aziona il pedale. Nella camera opposta invece vi è la pressione atmosferica che agisce spingendo e moltiplicando la forza dell'uomo. Al momento del rilascio del pedale le due camere vengono riportate alla medesima pressione.
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LA FRENATA
Non crediate che basti agire su comando del freno per sapere frenare correttamente. La frenata è probabilmente una delle cose più difficili da imparare della guida di un veicolo in genere. La ragione è che nella frenata entrano in gioco tantissimi fattori:

Tipo e stato di manutenzione dei freni stessi: ogni vettura ha un impianto frenante che è diverso da un altra vettura anche se dello stessa marca e modello poichè il modo di utilizzo e la cura con cui ognuno di noi utilizza il proprio veicolo impartirà ai freni una specie di carattere personale. Ci si accorge di ciò ogni qual volta si prende in uso un veicolo diverso da quello che siamo abituati a guidare.

Tipo e stato di usura del pneumatico nonchè la pressione di gonfiaggio. La forza frenante esercitata dai freni è scaricata a terra dalle gomme per cui il risultato di una frenata dipenderà molto dalle condizioni dei nostri pneumatici. A parità di impianto e forza frenante sviluppata otterremo un risultato migliore con pneumatici nuovi dotati di un buon battistrada e morbidi piuttosto che con pneumatici vecchi ed usurati. Inoltre la pressione di gonfiaggio corretta produrrà una frenata equilibrata mentre al contrario pneumatici sgonfi determineranno sbandamenti al mezzo.

Asfalto, condizioni atmosferiche ed aderenza. Gli pneumatici scaricano la forza frenante a terra per cui sarà determinante l'aderenza. Una aderenza maggiore si ha su asfalti ruvidi, sciutti e puliti mentre al contrario una aderenza bassa si ha su asfalti lisci, bagnati, innevati, ghiacciati o sporchi. Questo determina che a parità di forza frenante su condizioni di bassa aderenza gli spazi di frenatura saranno ampi poichè non tutta questa forza sarà possibile trasmetterla al suolo.

Emotività. Inoltre, cosa non di poco conto, in caso di frenata di emergenza va considerata anche l'emotività del conducente che purtroppo non riuscendo a controllare se stesso in genere produce una reazione eccessiva che ha come conseguenza il bloccaggio delle ruote e la conseguente perdita di controllo del mezzo. Spesso infatti è più opportuno diminuire la forza frenante anzichè aumentarla come istintivamente ci viene da fare: se in fase di frenata il veicolo tende a sbandare anzichè frenare di più bisognerebbe allentare la frenata per ridare direzionabilità alla vettura.

Trasferimenti di carico. Altra cosa da non sottovalutare è che durante una frenata le sospensioni posteriore si scaricano di peso per effetto dell'inerzia del veicolo mentre le sospensioni anteriori sono maggiormente compresse: è ciò che si chiama trasferimento di massa. Pertanto le ruote anteriori freneranno di più poichè possono contare su una maggiore forza di contatto con il terreno. Tale fenomeno è molto più accentuato nei veicoli a due ruote. Questo implica un altra cosa: che una frenata sarà influenzata anche dal carico del veicolo. Un carico mal fissato, che si può muovere, sbilanciato produrrà in fase di frenata delle conseguenze imprevedibili con rischi altissimi.

Effetto fading. Tale fenomeno è più noto come surriscaldamento dei freni. In genere tutti i freni se portati oltre una certa temperatura perdono progressivamente la forza frenante. Pertanto è sconsigliabile l'uso prolungato dei freni per esempio nelle lunghe discese stabilizzando invece la velocità con l'uso di marce basse. In ogni caso è consigliabile una frenata energica che permetta di rilasciare il pedale e dar modo ai freni di raffreddarsi piuttosto che una frenata leggera ma lunga che rischierebbe di portare all'inefficacia dei freni.

La frenata deve essere:
- efficiente: la forza frenante deve essere la massima possibile senza arrivare al bloccaggio delle ruote; in questo caso l'effetto di rotolamento sarebbe sostituito da uno strisciamento che allungherebbe notevolmente gli spazi di frenatura.
- equilibrata: Le ruote devono frenare tutte allo stesso modo per poter garantire stabilità al mezzo; una ruota che freni più o meno delle altre avrebbe come conseguenza la perdita di controllo del veicolo.

Le variabili da imparare a gestire come abbiamo visto sopra sono numerose. Fortunatamente oggi è la tecnologia che ci aiuta in modo determinate in particolare con l'abs.

I MIGLIORI FRENI PER LE MIGLIORI AUTO
Brembo è leader assoluto sul mercato mondiale per la produzione di dischi freno, pinze e impianti frenanti completi e grazie a un inimitabile know-how può spaziare dalla realizzazione di dischi freno per le più diffuse vetture del mercato europeo, americano e giapponese sino ai sistemi frenanti per i modelli più prestigiosi ed esclusivi.
L’alto livello di tecnologia e affidabilità offerto da Brembo si basa sul processo produttivo integrato all’interno dell’azienda, che comprende tutte le fasi del processo produttivo stesso, dalla ricerca e sviluppo al testing, passando attraverso le fusioni e le lavorazioni meccaniche.
A ciò si aggiunge un costante impegno in ricerca e sviluppo che colloca Brembo ai vertici del settore consentendole di eccellere sia nella produzione di dischi e componenti affidabili e duraturi per le auto più diffuse e vendute sia nella fornitura di impianti frenanti d’avanguardia, progettati e realizzati appositamente per le auto più desiderate ed esclusive di ogni categoria.
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Kit frizione LuK RepSet CITROEN 1.0, 1.1 - PEUGEOT 1.1, 1.4

Kit frizione LuK RepSet 618 1149 00..............................91.36 € Iva e trasporto incl.



Diametro [mm] = 180
N° denti = 18
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco)





RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- PEUGEOT : 2050.04 - 2050.02 - 2004.G2 - 2051.14 - 2051.S6 - 2004.G2 - 2050.02 - 2050.04 - 2051.14 - 2051.S6
- CITROEN : 95 666 919 - 2050.05 - 2050.04 - 2050.04 - 2050.05 - 95 666 919
- ALTRE MARCHE : 616694 - 801256 - 801288 - 801411 - 899039 - K477S - 616694 - 801256 - 801288 - 801411 - 899039 - K477S
- ALTRE MARCHE : 3000 556 001 - 3000 556 101 - 3000 556 001 - 3000 556 101
- ALTRE MARCHE : QKT1136AF - QKT401AF - QKT635AF - QKT723AF - QKT1136AF - QKT401AF - QKT635AF - QKT723AF
- ALTRE MARCHE : GCK327AF - GCK813AF - GCK327AF - GCK813AF
- ALTRE MARCHE : 1 699 027 00 - 212.7377 - KK-521 - VCK513 - 1 699 027 00 - 212.7377 - KK-521 - VCK513
- ALTRE MARCHE : CTK271 - CTK271
- ALTRE MARCHE : TCK3214 - TCK3214
- ALTRE MARCHE : HK 06208 - HK 10101 - HK 6208 - HK 6209 - HK 9124 - S 00741 B - HK 06208 - HK 10101 - HK 6208 - HK 6209 - HK 9124 - S 00741 B
- ALTRE MARCHE : LCK 101 - LCK 101
- ALTRE MARCHE : 131910 - 131910
- ALTRE MARCHE : NCK 214 - NCK 214


Questo ricambio auto kit frizione (618 1149 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
CITROEN C15 (VD-_)


PEUGEOT 306 (7B, N3, N5)

PEUGEOT 306 2 volumi /Coda spiovente (7A, 7C, N3, N5)
PEUGEOT 306 Break (7E, N3, N5)

PEUGEOT 309 I (10C, 10A)

PEUGEOT 309 II (3C, 3A)

PEUGEOT 405 I (15B)

PEUGEOT 405 II (4B)

PEUGEOT 405 II Break (4E)

Kit frizione LuK RepSet SKODA Favorit 1.3


Kit frizione LuK RepSet 619 0714 00.................................77.94 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 190







RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- ALTRE MARCHE : 3000 609 001 - 3000 609 001
- ALTRE MARCHE : QKT347AF - QKT347AF
- ALTRE MARCHE : GCK451AF - GCK451AF
- ALTRE MARCHE : VCK585 - VCK585
- ALTRE MARCHE : CTK700 - CTK700
- ALTRE MARCHE : TCK3527 - TCK3527
- ALTRE MARCHE : HK 09805 - HK 9805 - HK 09805 - HK 9805
- ALTRE MARCHE : LCK 222 - LCK 222
- ALTRE MARCHE : 134303 - 134303
- ALTRE MARCHE : NCK 527 - NCK 527


Questo ricambio auto kit frizione (619 0714 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
SKODA FAVORIT (781)


SKODA FAVORIT Forman (785)

SKODA FAVORIT Pick-up (787)
  • 1.3 (40kW) - da 12-1992 a 12-1997
  • 1.3 (42kW) - da 12-1992 a 12-1997
  • 1.3 (50kW) - da 12-1992 a 12-1997

Organi principali dell’impianto di raffreddamento ad acqua nei motori termici.

Organi principali dell’impianto di raffreddamento ad acqua nei motori termici.
  • Pompa idraulica: ha la funzione di far circolare il liquido refrigerante dentro le apposite cavità del motore. Essa è azionata generalmente dalla rotazione del motore stesso (nelle automobili mediante la cinghia dei servizi), questa pompa è presente solo negli impianti forzati (che attualmente rappresentano la totalità di questo tipo di raffreddamento sui veicoli di trasporto), ma non è presente sugli impianti a raffreddamento libero.
  • La valvola termostatica bypass: ha la funzione di far entrare più velocemente il motore al regime termico di funzionamento ottimale, per i sistemi provvisti di questo accorgimento quando ad esempio il motore si è appena avviato il liquido è ancora freddo e impedisce al liquido refrigerante di passare per il radiatore, facendolo circolare solamente nel blocco motore, in modo da facilitarne il rapido riscaldamento, almeno fino alla temperatura di 70/80° (la temperatura varia da sistema a sistema). Superate tali temperature, la valvola si apre.
Solo per i sistemi a circuito aperto:Circuiti in cui il liquido non viene mantenuto chiuso in un circuito, ma si usa il liquido che avvolge il motore dato che questo ne è immerso.
  • Presa del liquido, questa è una presa che raccoglie il liquido fresco che avvolge il motore (acqua di mare, come nel caso di moto d’acqua).
  • Scarico del liquido, feritoia da cui fuoriesce il liquido una volta usato.
Solo per i sistemi a circuito chiuso:
Circuiti in cui il liquido viene mantenuto chiuso/stagno in un circuito e si usa una ben determinata quantità di liquido.
  • Radiatore: è costituito da un serbatoio atto a far raffreddare il liquido proveniente dal monoblocco. Esso è costituito da una griglia di tubicini ed alette che, attraverso l’immissione di aria esterna, consentono un rapido abbassamento della temperatura del liquido.
  • Ventola (non sempre presente): aiuta il radiatore nell'operazione di raffreddamento del liquido, qualora il passaggio dell’aria non fosse sufficiente all'abbassamento della temperatura (ad esempio, quando il veicolo è fermo a motore acceso, quando è impegnato in una salita o in giornate particolarmente calde). La ventola, una volta alimentata direttamente dal motore, oggi è collegata a un motorino elettrico, ed attivata dall'interruttore termostatico.
  • Interruttore termostatico: è un interruttore posto nelle vicinanze del radiatore e che, quando la temperatura del liquido supera una data soglia (generalmente i 90° per i 4T e 60°≈70° per i 2T), chiude un circuito elettrico che mette in azione la ventola.
  • L’indicatore sul cruscotto: è un indicatore della temperatura del liquido.
  • La spia luminosa: è un indicatore di allarme che si illumina quando la temperatura del liquido raggiunge l’ebollizione.
  • Vaschetta d’espansione: è un piccolo serbatoio con due funzioni, l’eventuale rifornimento di liquido mancante nell'impianto di raffreddamento, o la raccolta di quello eventualmente in ebollizione nell'impianto, per impedirne la fuoriuscita all'esterno.

Ciclo dell’impianto nei motori termici raffreddati ad acqua
Il ciclo del raffreddamento a liquido se munito di valvola termostatica, varia a seconda della temperatura a cui si trova, nel caso la sua temperatura sia minore di quella d’esercizio, si avrà un ciclo, mentre a temperatura di regime se ne avrà un altro.

Temperatura sotto il regime

All’accensione del motore, il liquido viene messo in circolazione e movimento dalla pompa idraulica, che lo fa scorrere nel circuito presente nel monoblocco motore, portandolo ad assorbire il calore delle sue varie parti, senza che tale liquido abbia la possibilità di raffreddarsi, costretto a passare per un canale che bypassa il radiatore e chiude il circuito, fino a che non raggiunge una temperatura sufficiente ad aprire la valvola termostatica e iniziare così il ciclo a temperatura.

Temperatura a regime o superiore
Una volta che il liquido è a temperatura di funzionamento, la valvola termostatica incomincia ad aprirsi e adattare la sua apertura a seconda di quanto calore deve dissipare il liquido, con l’ausilio o meno della ventola di raffreddamento, consentendo al liquido d’essere pompato al radiatore. Una volta raffreddato il liquido, questo ritorna nel monoblocco per ricominciare il ciclo a temperatura.

Struttura del cilindro nei motori termici raffreddati ad acquaNei motori a movimento alternativo il raffreddamento a liquido può scorrere su un cilindro disegnato in diversi modi:

Open deck, dove la camicia del cilindro non è connessa con la parte più esterna del cilindro e quindi c’è la totale interposizione del liquido refrigerante, garantendo il maggiore raffreddamento possibile, ma offre la minor rigidità
Semi-closed deck, a differenza dell’”Open deck” ha dei supporti alle estremità superiori del cilindro, i quali sono presenti ai laterali, anteriormente e posteriormente, in modo da irrigidire il cilindro e migliorarne la resistenza
Closed deck, questi cilindri hanno solo dei canali di passaggio rettilinei per il liquido di raffreddamento e offrono la maggiore rigidità possibile, per alcuni cilindri si può avere un anello cavo che mette in comunicazione ciascun canale alla base del cilindro.
Dry deck, questi cilindri sono caratterizzati dall’assenza di fori sul piano d’appoggio della testata, questo per permettere una maggiore rigidezza e affidabilità scongiurando anche possibili trafilature di liquido refrigerante nel cilindro, questa soluzione viene usata su alcuni motori di Formula 1.

Confronto tra raffreddamento ad aria e ad acqua nei motori termici
Vantaggi
Il sistema a liquido è caratterizzato dal:

- Permettere d’avere un controllo accurato sulla temperatura dell’apparato
- sistema meno rumoroso per via della presenza dei condotti del liquido che ispessiscono il cilindro e lo isolano acusticamente
- Maggiore libertà di posizionamento della superficie di scambio del calore

Svantaggi
Il sistema a liquido è caratterizzato dal:
- Richiedere una manutenzione per il controllo del livello del liquido ed eventuale rabbocco
- Sistema più costoso di un apparato raffreddato ad aria

Accorgimenti
Questi impianti di raffreddamento possono giovarsi delle accortezze di:

- Pressurizzazione: pressurizzando il circuito e aumentandone la pressione, nel caso dell’acqua e delle sue soluzioni, s’innalza il punto d’ebollizione del liquido di raffreddamento.
- Antigelo: sostanza che viene immessa nel circuito di raffreddamento assieme all'acqua distillata, per evitare un suo congelamento qualora la temperatura esterna raggiunga gli 0 °C o meno, aggiunge l’ulteriore vantaggio di aumentare il punto di ebollizione.

Il climatizzatore

Il climatizzatore
Perdite del fluido refrigerante e filtro sporco possono causare il mal funzionamento del climatizzatore.

Se il climatizzatore non è efficiente, meglio fare un controllo, anche in vista delle vacanze, per evitare che la guida sotto il sole abbia gli effetti di una sauna. Se c’è un guasto serio è impossibile non accorgersene: l’abitacolo si trasforma in un forno. Invece, per individuare un problema sul nascere, non resta che far misurare (o farlo da sé, con un termometro di precisione) la temperatura dell’aria che esce dalle bocchette, dopo aver inserito il ricircolo e impostato il “massimo freddo”: se supera i 10°C può esserci una carenza di fluido refrigerante. In tal caso, non basta far ricaricare l’impianto: bisogna individuare l’eventuale perdita (che alla lunga potrebbe causare la rottura del compressore). Spendendo subito una cinquantina di euro, si eviterà di sborsarne un migliaio, magari in pieno agosto.
Il filtro va cambiato. Prima di entrare nell’abitacolo, l’aria passa dal filtro antipolline: si chiama così perchè trattiene particelle piccolissime, come il polline, appunto. Se è intasato, la portata di aria si riduce e aumenta lo sforzo della ventola. Fatelo sostituire ogni 10-15.000 km: costa da una ventina a una sessantina di euro, a seconda del tipo (normale o a carboni attivi) e di quanto sia difficile smontarlo. Evitate di farlo pulire con aria compressa: le polveri più sottili non vengono rimosse.

Kit frizione LuK RepSet CITROEN 1.6 - PEUGEOT 1.6



Diametro [mm] = 200

N° denti = 18
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco)



RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)

- PEUGEOT : 2050.R5 - 2050.J6 - 2050.J6 - 2050.R5
- CITROEN : 2050.R8 - 2050.R5 - 2050.J5 - 2050.J5 - 2050.R5 - 2050.R8
- ALTRE MARCHE : 826212 - 826212


Questo ricambio auto kit frizione (620 3087 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
CITROEN BERLINGO


CITROEN BERLINGO (MF)

CITROEN BERLINGO Furgonato

CITROEN BERLINGO Furgonato (M_)

CITROEN C4 (LC_)

CITROEN C4 Coupé (LA_)

CITROEN XSARA PICASSO (N68)

PEUGEOT 307 (3A/C)


PEUGEOT 307 Break (3E)

PEUGEOT 307 CC (3B)

PEUGEOT 307 SW (3H)

PEUGEOT RANCH Furgonato
  • 1.6 (80kW) - da 04-2008 a oggi
  • 1.6 (66kW) - da 04-2008 a oggi

PEUGEOT RANCH MPV / Space wagon (5F)

  • 1.6 16V (80kW) - da 07-2001 a oggi

PEUGEOT RANCH
  • 1.6 (80kW) - da 04-2008 a oggi
  • 1.6 (66kW) - da 04-2008 a oggi

Kit frizione LuK RepSet HYUNDAI 1.5 TD

Kit frizione LuK RepSet 622 1657 00.............................142.40 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 220






Questo ricambio auto kit frizione (622 1657 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
HYUNDAI S COUPE (SLC)

  • 1.5 i Turbo (85kW) - da 04-1991 a 04-1996

Volano bimassa LuK Alfa Romeo Mito 1.4 - Fiat 1.4 - Lancia Delta III 1.4

Volano bimassa LuK 415 0417 10...........................210.60 € Iva e trasporto incl.


Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 17
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 6
Gioco max. ribaltamento [mm] = 2,9
Info = Con sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 6
Info = Senza cuscinetto di guida

RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- ALFA ROMEO : 55 217 579
- FIAT : 55 217 579 - 5520 9664
- LANCIA : 55 217 579

Questo ricambio auto volano (415 0417 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
ALFA ROMEO MITO


FIAT 500

FIAT BRAVO


FIAT GRANDE PUNTO (199)

FIAT LINEA


LANCIA DELTA III

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 620 3129 00................................165.12 € Iva e trasporto incl.
Diametro = mm 200; 
Info = con disco frizione; 
Info = con spingidisco frizione; 
Info = con cuscinetto disinnesto;








Kit frizione LuK RepSet FORD Transit 2.5 TD


Kit frizione LuK RepSet 624 1272 00.............................124.96 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240






RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):
- FORD : 92VX-7L596-CA - 5026188 - 5026072 - 5026072 - 5026188 - 92VX-7L596-CA
- ALTRE MARCHE : LBU 7574 - LBU 7574
- ALTRE MARCHE : 801881 - 801881
- ALTRE MARCHE : 3000 389 004 - 3000 389 004
- ALTRE MARCHE : ECK 1353 - ECK 1353
- ALTRE MARCHE : GCK483AF - GCK483AF
- ALTRE MARCHE : KK-541 - KK-541
- ALTRE MARCHE : CTK427 - CTK427
- ALTRE MARCHE : TCK3565 - TCK3565
- ALTRE MARCHE : HK 10318 - HK 9415 - HK 10318 - HK 9415
- ALTRE MARCHE : LCK 129 - LCK 129
- ALTRE MARCHE : 132543 - 132543
- ALTRE MARCHE : NCK 1046 - NCK 565 - NCK 1046 - NCK 565


Questo ricambio auto kit frizione (624 1272 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
FORD TRANSIT Autobus (E_ _)


FORD TRANSIT Autobus (E_ _)

FORD TRANSIT Pianale piatto/Telaio (E_ _)
FORD TRANSIT Pianale piatto/Telaio (E_ _)
FORD TRANSIT Furgonato (E_ _)
FORD TRANSIT Furgonato (E_ _)

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