Frizioni auto economici: più di 10 000 frizioni in vendita > Ordina con fiducia > Consegna Rapida Servizio Clienti (+39) 0836 901328

Ricerca per referenza


Abbiamo il piacere di informarvi della realizzazione, oltre a questo già in funzione, di un altro web shop online più grande d'Europa nel campo degli autoricambi con oltre un milione di articoli e con prezzi altamente competitivi:www.frizioniviaweb.it/ Esplorando il webshop troverete tutti gli accessori e i ricambi per la vostra auto! Da oggi acquistare online accessori e ricambi non è più un problema! Il nostro negozio online Frizioni Viaweb è il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono acquistare via internet il prodotto, l’accessorio o il ricambio per la loro autovettura! Selezionate il vostro veicolo e date il via alla ricerca! Pastiglie, freni, frizioni, volano bimassa, cuscinetti idraulici, catalizzatori, centraline, marmitte e accessori adatti ad ogni tipo di auto e per tutte le marche... Oltre 600.000 riferimenti! Che aspetti? Richiedi un preventivo gratuito, un team di professionisti sarà lieto d' aiutarti!

Visualizzazione post con etichetta ricambi auto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ricambi auto. Mostra tutti i post

Nuova Citroen C1 - Caratteristiche e Stile

Nuova Citroen C1, il 'lato bello' della City Car

Fonte: www.ansa.it/


GINEVRA - Anteprima mondiale a Ginevra della Nuova Citroen C1. Obiettivo: replicare il successo della precedente che ha venduto oltre 760.000 esemplari dal lancio del 2005.

Nuova Citroen C1 trasporta fino a 4 adulti e offre spazi generosi per i posti anteriori e posteriori con le dimensioni compatte pari a 3,46 metri in lunghezza, 1,62m in larghezza e 1,45 m in altezza, sia in versione 3 che 5 porte. Nuova city car 'frizzante e disinvolta' è proposta in versione 3 e 5 porte, anche con tetto in tela apribile elettricamente Airscape.

Nuova Citroen C1: offre più design, più confort grazie alle dimensioni di soli 3,46m, con la maneggevolezza del raggio di sterzata di 4,80m. più tecnologia utile con equipaggiamenti semplici come il Touch Pad 7 pollici con Mirror Screen per comandare le applicazioni dello smartphone direttamente dal Touch Pad, Keyless Access&Start, telecamera di retromarcia e Hill Assist. La massa è contenuta in 840 kg, con motore ai migliori livelli in termini di consumi e emissioni di CO2. Lo stile dinamico ed energico è sottolineato dalla continuità visiva tra parabrezza e vetri laterali, con montanti del parabrezza neri e profili dei vetri cromati, secondo la versione.

Il frontale riprende gli elementi che caratterizzano i nuovi modelli della Marca: proiettori in due parti che, abbinati ai gruppi ottici ellittici, conferiscono alla vettura un look vivace e allegro. La plancia minimal e strutturata è vivacizzata da tocchi di colore: sul profilo del sistema multimediale, sulle modanature degli aeratori e sulla base della leva del cambio. Gli interni sono completati da pannelli delle porte in tinta con la carrozzeria. Il look da city car moderna e cool può essere completato con cerchi da 14'' e 15'', e cerchi in lega da 15'' diamantati. Nuova Citroen C1 è ergonomia pensata per rendere più facile la vita di tutti i giorni: bagagliaio da 196 litri, pratico e accessibile, con cappelliera removibile. Con i sedili posteriori ripiegati il volume del bagagliaio arriva a 780 litri. Nuova Citroen C1 propone la nuova motorizzazione 1.2 VTi 82. Questo motore 3 cilindri 1,2 litri da 82 Cv, prodotto in Francia, utilizza tecnologie innovative, efficienti e parsimoniose: consumi di 4,3 l/100 km ed emissioni di CO2 di 99 g/km, senza compromettere la vivacità e il piacere di guida. Con coppia di 116 Nm e accelerazione da 0 a 100 km/h in 11 secondi, questa motorizzazione potenzia la capacità della nuova Citroen C1 di uscire dalla città.


Ti ricordiamo che nel nostro sito puoi trovare tutti i tipi di ricambi auto o richiedere un preventivo gratuito.

Caratteristiche Alfa Romeo Giulietta 2014

Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM 140 CV
Alfa Romeo Giulietta.jpg

Ti ricordiamo che nel nostro sito puoi trovare tutti i tipi di ricambi Alfa Romeo o richiedere un preventivo gratuito.



L'AUTO IN SINTESI
Vivace e gratificante da guidare, la Giulietta si rivela pure piuttosto moderata; per contro il comfort sullo sconnesso risente delle sospensioni decisamente sportive, studiato per privilegiare la duttilità di guida. La Exclusive è la versione di punta: costa parecchio ma la dotazione è ricca.

PERCHÉ COMPRARLA
Una berlina “da pilotare”

Con i suoi 140 CV, questa versione “intermedia” della gamma turbodiesel della Alfa Romeo Giulietta rappresenta un interessante compromesso: alle prestazioni brillanti abbina consumi contenuti. Fra le curve convince con le sue notevoli qualità dinamiche, che nell’esemplare in prova erano accentuate dallo Sport Pack e dai cerchi di 18 pollici (tutti optional a pagamento), ma a parte i limiti di comfort imposti dalle sospensioni sportive, si presta anche alla marcia in città e ai lunghi viaggi. La Exclusive è cara, ma anche meglio equipaggiata delle altre versioni.
Name

Apprezzata per la linea originale e grintosa e per l’abitacolo curato, l’Alfa Romeo Giulietta non disdegna i motori a gasolio, e così fra la “base” 1.6 da 105 CV e la “top” 2.0 da 170 CV si inserisce la variante intermedia protagonista di questa prova, mossa sempre da un “due litri”, ma con 140 CV: è l’ottimale compromesso per chi, senza rinunciare alle prestazioni brillanti, vuole tenere d’occhio anche i consumi.

Il divano è sufficientemente comodo soltanto per due persone, e il bagagliaio non è fra i più capienti della categoria: a differenza delle rivali, questa berlina si sceglie soprattutto per la sportività e per le qualità di guida. Che nell'esemplare in prova erano esaltate da accessori come i cerchi in lega di 18 pollici (in luogo di quelli di 17”, che sono di serie) e il pacchetto Sport, del quale fanno parte pure le sospensioni più rigide.

Un’esclusiva che le rivali non hanno è il sistema Dna, che permette al “pilota” di variare la risposta di controlli elettronici, sterzo e motore agendo su un manettino davanti alla leva del cambio: selezionando Dynamic (le altre posizioni sono la Normal e la All-Weather, dedicata i fondi sdrucciolevoli), acceleratore e sterzo diventano più pronti e l’Esp più “permissivo” ; inoltre, si attiva il differenziale elettronico Q2 (che in curva invia più coppia alla ruota esterna se quella interna inizia a slittare). 

La Exclusive è la versione di punta, e giustifica il suo notevole prezzo con una dotazione che include anche il parziale rivestimento in pelle dei sedili (mentre la “pelle totale” è optional), peculiarità che la più abbordabile Progression non offre (e lo stesso vale per il vivavoce Bluetoooth). Per risparmiare ulteriormente c’è la Progression, che, però, fa rinunciare anche agli utili sensori di distanza, e che ha il “clima” manuale anziché quello automatico bizona

VITA A BORDO
Molto fascino e poca praticità
Ricca di spunti rétro, la plancia è gradevole, tanto più se impreziosita dalla fascia in alluminio che fa parte dello Sport Pack; esteticamente riuscito anche il cruscotto, che, però, non è scevro da riflessi. L’abitabilità è buona soprattutto davanti: sulle sagomate e avvolgenti poltrone si viaggia comodamente. Il divano, invece, ha la parte centrale rialzata e poco imbottita ed è “giusto” per due persone. Sotto la media la capacità di carico: è vero che la botola passante per gli sci è di serie, ma i portaoggetti nell’abitacolo sono pochi e piccoli, e il baule è fra i meno capienti della categoria.

Plancia e comandi

Il cruscotto a binocolo (purtroppo afflitto da qualche riflesso) cita il passato come le comode manopole del “clima”, poste dove alcune Alfa di un tempo recavano la strumentazione aggiuntiva e sormontate da una fila di comandi a bilanciere (fra cui quello per disattivare lo Stop&Start). Ma a riportarci ai giorni nostri ci sono il bene organizzato computer di bordo (che indica pure la modalità del Dna in uso), e i controlli della radio ripetuti al volante che “compensano” la scarsa funzionalità dei piccoli tasti principali. Acquistando lo Sport Pack si ottengono pure la fascia brunita nella plancia e la pedaliera in alluminio (stesso materiale impiegato per il pomello del cambio); optional anche il navigatore, il cui schermo fuoriesce all'avviamento del motore e, se non serve, può essere “richiuso” con un tasto.

Abitabilità

Impreziosite da cuciture rosse, le poltrone anteriori sono avvolgenti ma niente affatto “costrittive”
 (peccato che la regolazione dello schienale sia difficoltosa a causa del poco spazio disponibile intorno alla manopola). Sagomato anche il divano, rialzato al centro e perciò comodo soltanto per due; il bracciolo estraibile dallo schienale cela un pozzetto e un portalattina. Un portaoggetti è ricavato anche nel poggiagomiti fra i sedili davanti, ed è utile perché gli altri vani presenti nell’abitacolo sono piccoli. In ogni caso, il cassetto nella parte destra della plancia è accuratamente rivestito, provvisto di una mensola portalattine e refrigerato; ospita pure gli ingressi Aux/Usb della radio (di serie come il vivavoce Bluetooth).

Bagagliaio

Il vano ha una forma regolare ed è pure provvisto di occhielli di fissaggio e di un gancio appendi borsa. Tuttavia, la forma dell’imboccatura (che va a restringersi inferiormente e superiormente) non favorisce l’accessibilità, considerato pure che la soglia si trova a ben 77 cm da terra e forma un gradino di 22 cm rispetto al piano di carico. Un altro dislivello di 4 cm viene a crearsi ribaltando il divano, operazione che permette di aumentare la capacità da 350 a 1045 litri e di ottenere una profondità utile di 163 cm: si tratta di “numeri” solo sufficienti, superati da quasi tutte le rivali. Positivo, comunque, che la botola passante per caricare gli sci sia di serie.



COME VA
Veloce e silenziosa, ma rigida

Con il Dna in posizione Normal l’Alfa Romeo Giulietta si fa apprezzare per lo sterzo leggero, e pur patendo la rigidità delle sospensioni sul pavé, in città ci si muove agevolmente. Ma è fra le curve che dà il meglio: spostando il “manettino magico” su Dynamic aumenta la prontezza del motore, lo sterzo si fa più diretto e, se necessario, entra in gioco il differenziale elettronico Q2. Le notevoli doti di stabilità si apprezzano anche in autostrada, come pure l’efficacia dell’impianto frenante. Sempre all'altezza delle attese il brioso turbodiesel, che non alza mai la voce e “beve” poco in tutte le condizioni.

Alfa Romeo Giulietta interni.jpg


In città
L’Alfa Romeo Giulietta non è eccessivamente lunga (435 cm) e, con il Dna in posizione Normal, lo sterzo è leggero e favorisce la maneggevolezza: nel traffico ci si muove senza difficoltà. La visibilità concessa dal piccolo lunotto, però, è tutt’altro che eccezionale, e così nei parcheggi in retromarcia è meglio affidarsi ai sensori (che sono inclusi nel prezzo). Piuttosto pronto e parco nei consumi (grazie, anche, allo Stop&Start che lo spegne nelle soste al semaforo), il motore non alza la voce neppure in accelerazione, ma sul pavé “si balla” per colpa delle sospensioni sportive e delle gomme ribassate.


Fuori città

Fra le curve i cerchi maggiorati e le gomme larghe fanno la differenza, complici pure il raffinato retrotreno con sospensioni multilink (permettono un più preciso controllo del movimento delle ruote, perché sono collegate alla scocca con tre bracci anziché due): l’auto è agile, sicura e progressiva anche nelle reazioni al limite, e l’Esp interviene di rado. Con il Dna su Dynamic la spinta del motore, vivace sin dai 1800 giri, diventa ancor più pronta e si mantiene sostenuta sin quasi a 5000 giri (mentre in Normal la progressione si esaurisce attorno ai 4000 giri…); impeccabile pure il cambio. Completano il quadro consumi degni di un’utilitaria.

In autostrada

L’assetto rigoroso e lo sterzo solido si apprezzano pure ad andatura sostenuta: l’incedere della Giulietta è sempre sicuro e i veloci curvoni vengono digeriti senza incertezze. Il comportamento resta facilmente gestibile nelle manovre d’emergenza, quando pure s’apprezzano la potenza e la tenacia dell’impianto frenante. Se non fosse per la rigidità delle sospensioni, che “si paga” su giunzioni e rattoppi, il comfort sarebbe quasi perfetto: il motore (che a 130 orari in sesta lavora a soli 2300 giri) quasi non si percepisce. Bene anche la prontezza in ripresa e l’autonomia, visto che senza particolari accortezze si sta ben sopra i 15 km/l.


PERCHE' SI

Cambio
Abbinato a una frizione tutt'altro che dura da azionare, è ben manovrabile: l’escursione della leva è abbastanza contenuta e gli innesti netti e precisi. Inoltre, la “misura” dei sei rapporti è appropriata alle caratteristiche d’erogazione del motore.

Consumi
Quali che siano le condizioni di utilizzo (città inclusa), il motore si accontenta di poco gasolio: non solo la Giulietta consuma meno delle rivali, ma riesce addirittura a essere più parca di svariate utilitarie (che hanno, ovviamente, prestazioni inferiori).

Freni
Come dimostrano gli spazi d’arresto che abbiamo misurato (a livello di quelli delle “vere” sportive), l’impianto non manca certo di potenza. Ma nell'impiego in condizioni reali se ne apprezzano anche la modulabilità e la notevole resistenza alla fatica.

Guida
Precisa di sterzo e veloce nei cambi di direzione, ha un’elevata tenuta di strada e non si scompone neppure spingendo al limite; inoltre, impostando il Dna su Dynamic, la prontezza del motore aumenta: fra le curve c’è da divertirsi, e senza che la sicurezza venga mai meno.

Linea
All'originalità di alcune soluzioni - come lo scudetto che sembra sospeso al centro del grintoso frontale - unisce equilibrio ed eleganza; riuscita pure la coda: il tetto rastremato e le maniglie posteriori “nascoste” le donano un look da tre porte.

PERCHÉ NO

Accessibilità
La forma discendente del padiglione rende poco agevole l’accesso al divano: soprattutto i passeggeri di elevata statura sono costretti ad abbassare parecchio la testa per evitare di picchiarla contro il montante (peraltro parecchio inclinato).

Baule
L’imboccatura non è il massimo della comodità, perché va a restringersi nella parte inferiore e in quella superiore, e la soglia è alta da terra. Inoltre, la capacità del vano è fra le meno “interessanti” della categoria (soprattutto a divano reclinato).

Comfort
Questa berlina costringe a scegliere “da quale parte stare”: se si cerca sportività, e dunque si aggiungono sospensioni rigide e cerchi maggiorati con gomme ribassate, ci si deve rassegnare a soffrire sullo sconnesso.

Cruscotto

Niente da dire sul design, che è elegante e sportivo. Ma nonostante siano “annegati” dentro due tronchi di cono, tachimetro e contagiri non sono del tutto al riparo dalla luce: in determinate condizioni si formano riflessi che penalizzano la leggibilità.

Portaoggetti
Svuotare le tasche può essere un problema: i ripostigli disseminati nell’abitacolo non sono molti, e anche la loro capienza (soprattutto per quanto riguarda il pozzetto alla base della consolle) lascia a desiderare.

La nuova Alfa Romeo Giulietta - Caratteristiche e novità

La nuova Alfa Romeo - Novità     


AL RITMO DEI MERCATI
- Nel corso di una conferenza a distanza con un gruppo di analisti economico-finanziari, Sergio Marchionne - amministratore delegato del gruppo Fiat - ha preannunciato per il prossimo anno, “probabilmente ad aprile”, la presentazione dei futuri programmi per l’Alfa Romeo. La cosa era attesa per fine anno, ma l’evolversi della situazione economica ha evidentemente indotto il vertice Fiat ad attendere di vedere come chiuderà il 2013 e quali segnali verranno dai mercati all'inizio del 2014.

CAMBIAMENTO DI FONDO - Le vicende economiche degli ultimi anni hanno infatti creato scenari sempre in mutamento, costringendo a cambiare programmi e strategie in tempi brevi. E c’è chi ha sottolineato come il programma preannunciato per il prossimo aprile sarà il quarto elaborato e annunciato in nove anni. Assieme al cambiare al ribasso dei numeri di vendita, ha pesato anche il fatto che in ambito Fiat è anche maturata una strategia del tutto nuova per l’Alfa Romeo, una strategia che vede un posizionamento più in alto del marchio.

NUOVA PIATTAFORMA - Prova ne sia che nonostante appunto le decisioni di fondo debbano essere ancora comunicate il lavoro sulle nuove scelte da compiere è già iniziato, proprio in una location che pare essere una sottolineatura del cambio di visione: nella sede della Maserati a Modena. Del resto il gruppo di ingegneri riferisce direttamente al responsabile tecnico del gruppo Fiat Chrysler che è Harald Wester, anche amministratore delegato Alfa Romeo e Maserati. E chi ama la storia dell’automobile, potrà ricordare che altre Alfa Romeo nacquero a Modena: quelle da corsa realizzate da Enzo Ferrari negli Anni 30. Secondo quanto riportato da Automotive News, che fa riferimento a fonti interne non confermate ufficialmente, a lavorare al nuovo piano è uno staff di tecnici non numeroso. Il loro compito sarebbe quello di mettere a punto il progetto di una piattaforma per auto a trazione posteriore e 4x4, da impiegare per l’Alfa Romeo ma anche per la gamma Chrysler.

I MODELLI IN VISTA - L’idea di fondo è che la nuova piattaforma dovrà supportare il modello medio Alfa Romeo Giulia, berlina e station wagon, quindi l’ammiraglia sostituta della 166 e una Sub di medie dimensioni. Quanto alla tempistica, il lancio del primo di questi modelli dovrebbe arrivare alla fine del 2015 o all'inizio del 2016. Così scrive Automotive News, anche se il lasso di tempo appare un po’ stretto se davvero si tratterà di una nuova piattaforma. Quanto ai modelli Chrysler da sviluppare sulla piattaforma in questione, dovrebbero essere la Chrysler 300 e le Dodge Charger e Challenger. E a proposito di scenari americani, tutto il programma avrebbe come condizione il lancio delle nuove Alfa Romeo “posteriori” anche sul mercato nordamericano.

AMBIZIONI PIÙ ELEVATE - Dunque, se lo staff tecnico operante a Modena è impegnato su un piano di lavoro del genere, c’è da credere che in realtà la volontà di massima sia già chiara: l’Alfa Romeo sarà collocata sul mercato con ambizioni più elevate, in cui l’impostazione a trazione posteriore costituirà un elemento importate per poter andare a sfidare i marchi di prestigio tedeschi. Da valutare prima di aprile - mentre i tecnici elaborano i progetti di massima e ne valutano la fattibilità - probabilmente è l’evolversi prevedibile degli scenari sia commerciali che industriali, per arrivare alle decisioni esecutive nella necessaria sicurezza.

PERCHÉ L’ALTO DI GAMMA - Come più volte affermato, la nuova collocazione del marchio Alfa Romeo non è una questione dettata da logiche di passione o di invaghimento. Tale scelta viene vista come l’unica capace di portare l’Alfa Romeo in acque economicamente sicure, quelle in cui navigano le marche che producono vetture di prestigio, spesso con personalità dalla forte componente sportiva, perché queste sono le auto in grado di produrre fatturati e margini consistenti. Un po’ per il valore aggiunto che propongono, un po’ perché vendibili su tutti i mercati (Usa in testa).

Ti ricordiamo che nel nostro sito puoi trovare tutti i tipi di ricambi Alfa Romeo o richiedere un preventivo gratuito.

Acquistare online, fattori e vantaggi


I fattori che spingono ad acquistare online

Quando si parla di e-commerce nessuna categoria merceologica è esclusa: è questa la ragione principale di un successo clamoroso di questa metodologia di vendita, che in Italia ha preso piede più lentamente rispetto ad altri paesi ma che adesso sta velocemente guadagnando terreno, anche grazie al passaparola ed alle felici esperienze di utenti che hanno fatto da "pionieri".




Niente è escluso dai cataloghi, è sufficiente caricare sul proprio sito delle immagini, delle descrizioni, ed il costo di una simile vetrina non sarà forse pari a zero, ma di certo risulterà ridottissimo se paragonato ad un negozio o punto Retail di tipo tradizionale.

Ormai per qualsiasi tipo di necessità siamo portati a cercare su internet prezzi oppure caratteristiche di un prodotto, sia che ci serva un libro, un lettore BluRay per il nostro televisore: possiamo persino cercare degli accessori per auto online!

E quando effettuiamo una ricerca e scopriamo che quel particolare tipo di olio motore che ci serve, o quel manometro introvabile per il tuning auto sta proprio lì, proposto in vendita, e che bastano pochi click per acquistarlo ed addirittura ad un prezzo più basso di quello visto in negozio...ecco che scatta la molla!

Tuttavia, non si deve credere che sia soltanto la politica dei prezzi a spingere all'acquisto, anzi. È uno dei fattori, ma viene dopo molti altri, in una scala che evidenzi le preferenze di un navigatore.
Ed al primo posto c'è sicuramente la credibilità del marchio, non solo quello dell'oggetto da acquistare ma quella del sito che lo sta vendendo. Ci si sente più sicuri ed al riparo da "truffe" se si acquista da un nome noto, pubblicizzato o comunque diffuso ed affermato.
Altro fondamentale fattore è la vastità dell'offerta: un sito di e-commerce che presenti una gamma ampia e variegata di prodotti tranquillizza l'acquirente e lo invoglia proprio a scegliere tra tante categorie, ben predisponendolo all'acquisto.

Prima ancora delle strategie di prezzo, troviamo un altro fattore legato sempre al marchio, ovvero la fidelizzazione. Chi acquista una volta su un sito con soddisfazione è portato giocoforza a ripetere la positiva operazione. 
Ed a questo punto entrano in gioco strategie di vendita personalizzate, come l'informazione tramite l'invio di periodiche newsletter o tramite l'invio di particolari sconti, offerte, promozioni con - ad esempio - i famosi codici buono che tanta gola fanno a chi effettua il proprio shopping online.
Altro fattore che non va assolutamente sottovalutato è quello relativo alla tempistica per evasione d'ordine e sua consegna, ed ai suoi costi.

Da una simile analisi emergono valori che in parte sorprendono, perché ci siamo resi conto che prezzi e costi non vengono prima di ogni altra valutazione per chi acquista online, ma vengono dopo la sensazione di sicurezza che un compratore vuole ritrovare non potendosi interfacciare con il tradizionale commesso o addetto alle vendite.

La sicurezza viene data pertanto dalla solidità di un'impresa, dalla sua notorietà, dalla sua presenza sul mercato da più tempo rispetto a qualche ultimo arrivato non tanto noto.

Ciò non significa però che solo chi abbia già un "nome" possa aspirare alla vendita online: il nome si costruisce, giorno dopo giorno, con pazienza e tanto lavoro, offrendo un catalogo vasto e facendo sì che i primi clienti che si acquisiranno vengano totalmente soddisfatti al punto da ritornare e da raccontare l'esperienza a parenti ed amici, diffondendo la voce.

Il braccio oscillante

CAMBIA Il BRACCIO OSCILLANTE PER LA MANUTENZIONE DELLA TUA AUTO

Il braccio oscillante
Cos'è un Braccio Oscillante ?

Name
Il Braccio Oscillante partecipa alla sospensione dell'asse e della ruota di un veicolo e si occupa di trainare quest'ultime avanti ed a volte indietro. Questo è anche conosciuto sotto il nome di Braccio di Sospensione o braccio di legame: è fissato alla ruota e permette di guidarla e di mantenerla in rapporto alla superficie delle strada.
I Bracci Oscillanti sono fissati direttamente al telaio dalla macchina per un asse e la ruota per un mozzo. Un Triangolo di Sospensione difficilmente si rompe. Sono i Silent Block che in esso sono esauriti e finiscono per romperlo.
Un Braccio Oscillante rovinato o difettoso può portare ad una prematura usura dei pneumatici e dell'ammortizzatore e può provare inoltre una cattiva aderenza del veicolo sulla strada. Il sistema frenante riguarda anche pastiglie freno che hanno preso un colpo.

Sei alla ricerca di un Braccio Oscillante? Frizioni Viaweb ha tutti i ricambi di cui hai bisogno a prezzi imbattibili !

Il freno a tamburo



Il freno a tamburo
Sulla maggior parte delle auto attualmente vengono impiegati freni a tamburo, sulle ruote posteriori e freni a disco su quelle anteriori. Alcune auto meno recenti, e anche qualche vettura attuale (la Fiat 126 e certe versioni della Mini, per esempio), dispongono di freni a tamburo su tutte e quattro le ruote. Si tratta, comunque, di vetture utilitarie, capaci di velocità non molto elevate. Normalmente, però, per le ruote anteriori si preferiscono i freni a disco, perché garantiscono una migliore frenata: sono più leggeri di quelli a tamburo e, aspetto ben più importante, disperdono il calore molto più facilmente. Sulle ruote posteriori si preferisce utilizzare i freni a tamburo per la loro azione più progressiva, per la loro maggiore economicità e, soprattutto, perché è più facile utilizzarli anche come freno a mano.L'interno del freno

I componenti di un freno a tamburo
I principali componenti di un freno a tamburo sono due ceppi curvi (detti usualmente ganasce), ricoperti con materiale di attrito e vincolati a una piastra (piastra portaceppi) collegata alla parte fissa del veicolo, e una parte rotante in ghisa chiamata tamburo.
Sulla piastra, tra i due ceppi, vi sono anche uno o due cilindretti idraulici con il relativo pistone, e, sui freni posteriori soltanto, il dispositivo di comando meccanico che è azionato dalla leva del freno a mano.
II tamburo è fissato a una flangia del mozzo (talvolta questi due organi costituiscono un pezzo unico) e gira insieme alla ruota. La piastra portaceppi, invece, è collegata all'assale o alla sospensione e non può ruotare.

Post recenti