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Kit frizione LuK RepSet VOLVO 2.4


Kit frizione LuK RepSet 624 3255 33..............................307.30 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240
Informazione tecnica = Scarico automatico
Informazione tecnica = Con dispositivo arresto centrale






Questo ricambio auto kit frizione (624 3255 33) si può montare anche sui seguenti veicoli:
VOLVO S60


VOLVO V70 II Station wagon (P80_)

Kit frizione LuK RepSet NISSAN 200 2.0


Kit frizione LuK RepSet 624 3135 60...........................292.90 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 240






Questo ricambio auto kit frizione (624 3135 60) si può montare anche sui seguenti veicoli:
NISSAN 200 SX (S14)
  • 2.0 i 16V Turbo (147kW) - da 10-1993 a 10-1999

Volano bimassa LuK RENAULT 2.0





Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info integrativa = Per veicoli con cambio velocità manuale / Con kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 19
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 7
Gioco max. ribaltamento [mm] = 1,6
Info integrativa = Con sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 7
Info integrativa = Senza cuscinetto di guida


RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):- RENAULT : 7701 475 728




Questo ricambio auto volano (415 0452 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 623 1766 60................................302.78 € Iva e trasporto incl.





Cambiare le ruote dell'auto

Cambiare le ruote dell'auto

Avete bucato una gomma e dovete montare quella di scorta? 
Dovete eseguire un lavoro alla vostra auto e, per poterlo fare, dovete smontare una ruota? Volete semplicemente capire come si fa? Bene, di seguito vedremo la classica procedura per smontare e rimontare una ruota alla macchina.

Tempo medio previsto: 10-15 minuti

Difficoltà: Facile - Medio/Facile

Materiali e attrezzi necessari:

- Chiave esagonale della corretta misura (solitamente in dotazione)
- Cric (solitamente in dotazione)
- Guanti (opzionale)

Questo lavoro va svolto con il motore spento!

Iniziamo:

Per prima cosa dobbiamo assicurarci di essere in pianura e di tirare bene il freno a mano o, in aggiunta, di posizionare dei cunei dietro alle ruote. Non alziamo in nessun caso la macchina su strade inclinate o senza prima assicurarci che l’auto non si possa muovere. Possiamo anche innestare una marcia per assicurarci più stabilità.

Smontaggio ruota:


Posizioniamo il cric sotto la vettura, vicino alla ruota interessata, in corrispondenza dei segni che troviamo sulla carrozzeria e assicuriamoci che sotto al cric non vi siano detriti o altre cose che lo potrebbero far stare storto. Ora sblocchiamo i bulloni sulla ruota, usando la chiave apposita, di circa un quarto di giro o poco più. Posizioniamo la chiave in modo da doverla spingere verso il basso, per salvaguardare la schiena, e se proprio non riusciamo a sbloccare i bulloni a mano, aiutiamoci con un piede.



A questo punto possiamo iniziare ad alzare la macchina agendo sul cric fino a che la ruota interessata non si stacca da terra. Durante questa fase è importante osservare la vettura e assicurarci che sia stabile.

Una volta alzata l’auto, possiamo finire di svitare i bulloni e allontanare la ruota in questione. Nel caso avessimo difficoltà a staccare la ruota per via della ruggine, sopratutto se abbiamo i cerchi in lega, dovremo battere sulla gomma su più lati, anche arrivando ad usare i piedi, fino a farla staccare. Non esageriamo però con le percussioni in quanto potrebbero compromettere la stabilità dell’auto sul cric.



"Approfittiamo del fatto che abbiamo smontato la ruota per controllare lo stato del battistrada, i dischi, le pastiglie e quant’altro."

Rimontaggio ruota:

A questo punto vediamo come rimontare la ruota alla macchina, la procedura è naturalmente la stessa vista finora, eseguita al contrario, ma vi sono dei dettagli importanti da non trascurare.

Prendiamo la ruota da rimontare e riposizioniamola sul mozzo assicurandoci di allineare i perni con i fori presenti sul cerchio. Ora inseriamo i bulloni nei rispettivi fori e iniziamo ad avvitarli a mano di qualche giro. Se abbiamo la coppa copricerchio riposizioniamola in modo che stia centrata e facciamo attenzione a non coprire o piegare la valvola sul cerchio.

Ora possiamo iniziare a stringere i bulloni con la chiave apposita ma non stringiamo un bullone alla volta, ma stringiamo tutti i bulloni un po’ alla volta, in modo incrociato. Questo ci permetterà di avvicinare la ruota in modo uniforme.



Una volta che i bulloni iniziano a fare presa, stringiamoli ma non serriamoli ancora del tutto. Controlliamo che la ruota sia ben ferma e che non si muova e abbassiamo l’auto agendo lentamente sul cric. A questo punto possiamo serrare i bulloni in modo deciso ma senza esagerare (saltando sulla chiave per esempio), questo potrebbe rovinare la filettatura o addirittura spezzare il bullone stesso.



"Il modo migliore e più sicuro per serrare i bulloni è quello di serrarli alla giusta coppia di serraggio usando una chiave dinamo metrica naturalmente. A breve caricheremo la guida su questa chiave."

Bene, a questo punto possiamo mettere via la chiave e il cric, ricontrolliamo il serraggio dopo qualche giorno o dopo diversi chilometri e direi che abbiamo finito.

Lo sterzo

Lo sterzo
Lo sterzo è fondamentalmente l’insieme di quelle parti meccaniche che consentono a un veicolo terrestre di mantenere o cambiare una certa direzione. Il servosterzo è un particolare meccanismo che consente al volante di girare molto più facilmente, senza eccessiva fatica da parte del guidatore.

Le auto in commercio montano dispositivi che funzionano in modo inverso rispetto alla velocità dell’auto, quindi se si va forte lo sterzo “frena”, ovvero è più duro, perché solo così l’auto non sbanda mentre gira; al contrario se si va piano lo sterzo è morbido e gira facilmente.

Questo sistema agisce grazie a un fluido, l’olio, che ammorbidisce lo sterzo e aumenta la capacità di sterzata delle ruote rispetto a quella del volante stesso.

Come eseguire il controllo dello sterzo dell'auto.

1 - La prima cosa da fare per controllare lo sterzo, consiste nel sedersi al posto di guida e osservare il volante stesso. Quest'ultimo dovrebbe essere dritto e non dovrebbe presentare incrinature oppure rotture. SI deve stringere tra le mani il volante e si devono fare dei movimenti dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra per constatare che non ci sia nessun gioco.

2 - A questo punto, si può procedere ad un controllo esterno dell'impianto sterzante. Si deve aver cura di sollevare l'auto con dei cavalletti. Una volta stabilizzata, ci si deve infilare orizzontalmente al di sotto per poter osservare la situazione al meglio. Si devono controllare le cuffie parapolvere e quelle che si trovano alle estremità della cremagliera. Si devono schiacciare le cuffie con le dita per vedere che la gomma non presenti delle screpolature..
3 - È necessario controllare anche il giunto dello sterzo. Esso si trova nel vano motore, sotto il cruscotto oppure all'interno dell'auto. Per effettuare questo controllo è necessario l'aiuto di un'altra persona che possa girare il volante mentre osserviamo la zona interessata. Ciò permette di verificare se c'è gioco oppure se ci sono perdite.

4 - Infine, l'ultimo controllo da eseguire riguarda il servosterzo, ammesso che l'auto ne disponga. Per esso è importante verificare che non ci siano perdite, Ci si deve munire di una torcia con cui poter osservare accuratamente tutti i tubi che contengono il liquido idraulico. Se si nota una piccola perdita, si devono stringere gli organi di fissaggio oppure ci si può rivolgere ai professionisti del settore.

Questi sono alcuni validi consigli da poter seguire se si vogliono effettuare dei controlli alla maniera fai da te. 
Per dei controlli più approfonditi, oppure se si dovessero presentare delle problematiche, è consigliabile rivolgersi al personale esperto in materia.

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 622 1934 00..............................210.06 € Iva e trasporto incl.

Il filtro olio

Il filtro olio

Il filtro olio sulla nostra auto serve a filtrare l’olio motore.

Ma com'è fatto, come funziona e ogni quanto va sostituito?Per cominciare però, vediamo innanzitutto perché l’olio deve essere filtrato.

L’olio, come sappiamo, serve principalmente a lubrificare ma, in parte, anche a raffreddare e pulire il nostro motore (approfondiremo l’olio motore a parte).
Durante la sua attività infatti il motore produce piccole particelle metalliche a causa della normale usura e dello sfregamento delle parti meccaniche. Alcuni residui inoltre, possono derivare anche dalla combustione e, specie se l’auto è nuova, dalla fabbricazione del motore stesso.
L’olio quindi, durante la lubrificazione, raccoglie questi materiali e li deposita nella relativa coppa.
Questi materiali, pur se di piccolissime dimensioni se non addirittura microscopici, possono, col passare del tempo, compromettere la durata e il rendimento del nostro motore.

Il filtro ha quindi la funzione di trattenere le impurità presenti nell'olio dopo che quest’ultimo è stato pescato nella coppa dall'apposita pompa e prima che arrivi al motore.

Ma quali sono i tipi di filtro olio più usati?
Il tipo di filtro olio più utilizzato è senza dubbio quello meccanico, ne esistono anche di altri tipi (magnetico, a sedimentazione, a centrifuga..) ma li lasceremo da parte in quanto poco utilizzati se non addrittura abbandonati.

Il filtro meccanico è quindi presente nella maggior parte dei veicoli, pulisce l’olio grazie a uno speciale tipo di carta che trattiene tutte le impurità e i residui metallici presenti al suo interno. Questo tipo si divide ancora in due tipologie, la prima è composta da una semplice cartuccia di carta, a immersione, mentre la seconda è composta da una serie di parti inserite in un involucro di metallo.

 
Name Name
Il filtro a “immersione” è molto semplice, è composto solamente dalla parte filtrante sorretta da una struttura apposita e viene inserito in un alloggio a forma di bicchiere, fissato sul blocco motore. Questo filtro viene venduto solitamente con una guarnizione ad anello da sostituire a quella vecchia.

Diverso è il discorso per il filtro “metallico” invece. Quest’ultimo è composto da una serie di parti, come vediamo nell'immagine, racchiuse dentro un contenitore di acciaio che viene direttamente avvitato sul blocco motore.

Name

Vediamo ora, in modo molto semplificato, come funziona un filtro olio motore
Come abbiamo accennato precedentemente, l’olio viene pescato dalla coppa tramite la relativa pompa e viene incanalato e spinto verso il nostro filtro. A questo punto, tramite appositi forellini, entra all’interno del contenitore che ospita il filtro, passa attraverso la membrana filtrante che trattiene le impurità ed esce, pulito, da un foro centrale più grande che lo direziona verso il motore.

In questa immagine potete vederne graficamente il meccanismo:

Name
Cosa succede se il filtro dovesse intasarsi e quali possono esserne le cause?
Capita a volte che l’olio non riesca ad attraversare la membrana filtrante, questo può essere dovuto ad un intasamento del filtro per via dell’accumulo di detriti, causato, il più delle volte, da una scarsa manutenzione. Quello che molti però non sanno è che l’olio fatica a passare attraverso la membrana anche nel caso in cui la temperatura sia troppo bassa, in quanto, troppo denso.

E quindi, in questi casi, non arriva più olio al nostro motore?

Certo che no, questi filtri sono appositamente studiati per ovviare a questo problema. E’ infatti presente, all’interno del filtro stesso, una valvola by-pass che, grazie a un’apposita molla tarata, permette all’olio di defluire verso il motore qualora venisse superata una certa pressione causata dai precedenti motivi.
Il problema, in questo caso, è che l’olio non viene filtrato e arriva quindi sporco al motore.

Ogni quanto va cambiato quindi il filtro olio?

Per non incorrere in questi problemi e per garantire il corretto funzionamento del motore, è consigliato sostituire il filtro durante ogni cambio olio. Attenetevi naturalmente alle tempistiche consigliate dalla casa costruttrice per effettuare la sostituzione di olio e filtro olio, ma fatelo almeno, indicativamente, ogni anno oppure dopo 15-20.000 km massimo.

Come va sostituito?

A questo proposito vi rimando alla seconda parte della guida su come cambiare l’olio motore, dove mostro come cambiare anche il filtro olio (metallico in questo caso).

Il filtro olio si svuota a motore spento?

No, è infatti presente un’apposita membrana anti-reflusso, posizionata sotto i forellini di entrata, che sigilla questi ultimi nel momento in cui finisce la spinta di olio (ovvero quando spegniamo il motore).
Questo accorgimento evita che il filtro si svuoti e che debba riempirsi nuovamente al prossimo avvio causando quindi, anche se solo per qualche secondo, uno scarso afflusso di olio al nostro motore.

Bisogna smaltire anche il filtro olio?

Certo che si! Sia il filtro metallico che quello a immersione, anche se più facile da smaltire, vanno portati, insieme all’olio motore esausto, al centro di recupero più vicino a casa vostra, in quanto molto nocivi per l’ambiente!

Conclusioni

Questo è, in modo molto semplificato, quello che dovreste sapere sul classico filtro olio motore.

Il generatore auto

Il generatore auto
Il generatore auto è un componente dell'impianto elettrico dell'automobile che serve a convertire l'energia meccanica del movimento dell'albero motore in energia elettrica a bassa tensione (12 Volt). Il generatore è sostanzialmente un alternatore. Nei vecchi modelli erano utilizzate anche le dinamo. L'energia meccanica dell'albero motore viene trasferita al generatore tramite una cinghia trapezoidale, consentendo in tal modo all'alternatore di generare elettricità. L'elettricità prodotta dal generatore consente di alimentare tutti i dispositivi dell'impianto elettrico dell'automobile (fari, autoradio, ecc.) e ricaricare la batteria auto. La cinghia trapezoidale è un componente molto importante dell'automobile. Con il tempo e l'usura tende ad allentarsi riducendo l'elettricità prodotta dall'alternatore e causando una insufficiente alimentazione dell'impianto elettrico. In questa situazione la ricarica della batteria non è completa e la batteria auto tende a scaricarsi. E' quindi consigliabile far verificare periodicamente la cinghia in officina e procedere alla sua sostituzione.

Kit frizione LuK RepSet FIAT Multipla 1.6


Kit frizione LuK RepSet 620 3065 00..............................156.38 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 200
N° denti = 20
Informazione tecnica = Kit 3 ricambi (meccanismo & frizione & spingidisco standard)



RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)
- FIAT : 71713655 - 71713655
- ALTRE MARCHE : K 1065 - K 1065


Questo ricambio auto kit frizione (620 3065 00) si può montare anche sui seguenti veicoli:
FIAT MULTIPLA (186)

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 623 3296 00...............................207.62 € Iva e trasporto incl.



Diametro [mm] = 230
Info = con disco frizione
Info = con spingidisco frizione
Info = con cuscinetto disinnesto
Equipagg. motore = per motori con volano bimassa
Info = Volano bimassa da controllare e, se il caso, sostituire

Le catene da neve

Qui di seguito vi parleremo delle catene da neve, cercando di guidarvi dall’acquisto al montaggio, aprendovi un mondo che rimane purtroppo ancora poco conosciuto.


NamePrima di iniziare, vorremo però informarvi che in diverse regioni ormai è stato applicato l’obbligo delle gomme invernali o, in alternativa, delle catene da neve a bordo.
Quest’obbligo vale nel periodo invernale (solitamente dal 15 Novembre al 15 aprile) perlopiù nei tratti di strada extraurbani. Vi consigliamo, quindi, di consultare l'articolo riguardo l'obbligo delle gomme invernali o delle catene da neve a bordo.
A prescindere dagli obblighi, nel periodo invernale, è buona norma montare comunque le gomme invernali e/o tenere sempre nel baule le catene da neve!

Fatta questa doverosa premessa, posso iniziare a parlarvi delle catene da neve rispondendo ad alcune domande.





Quanti tipi di catene da neve esistono e quali sono le caratteristiche di ognuna?

In commercio possiamo trovare prevalentemente i seguenti tipi di catene:

- Catena con struttura a rombo: è il tipo di catena che costa di più ma è anche quella che ha la migliore tenuta sulla neve oltre a essere anche la più facile e veloce da montare.
- Catena con struttura a ipsilon: è un buon compromesso tra qualità/prezzo e facilità di montaggio.
- Catena con struttura a scala o scaletta: è nettamente più economica ma il montaggio risulta più laborioso dovuto anche al fatto che bisogna spostare l’auto per completarne il lavoro.

Bisogna fare una distinzione anche per quanto riguarda la struttura delle maglie:

- Normali: sono le classiche catene con le maglie tondeggianti.
- Rompighiaccio: sono usate su strade ghiacciate, queste catene procurano attrito sul ghiaccio stesso bucandolo con degli spuntoni o parti di catena sporgenti (a mo’ di gomme chiodate).
Inoltre esistono diverse dimensioni di maglie, queste possono andare da 7 a 12 mm per quanto riguarda le comuni automobili e possono essere ancora più grandi per altri tipi di veicoli.
Più grande è la maglia e più attrito riuscirà ad avere sulla neve, specialmente se alta. Per la misura bisogna però attenersi alle restrizioni sul libretto di uso e manutenzione perché, in base alla misura degli pneumatici su un determinato veicolo, si possono montare solo maglie di una certa grandezza per non rischiare di toccare organi meccanici come sospensioni o perfino il telaio.

Per avere un quadro più completo vorrei accennarvi anche un altro tipo di “catena”, si tratta del cosiddetto "ragno" o "put and go". Questo ragno è formato da una serie di braccia fissate su un apposito gancio posto sul cerchio, che vanno ad avvolgere gli pneumatici senza però invadere l’interno del battistrada.
Per questo motivo è consigliato nel caso in cui aveste una gomma che non permette il montaggio di catene “standard” o abbiate una vettura non catenabile. Un altro vantaggio di questo tipo di “catena” è che una volta fissato il gancio sui bulloni del cerchio, il montaggio delle braccia avviene in modo rapido e facile. Unico neo è il costo, ovviamente maggiore rispetto alle catene di cui sopra.


Quali catene acquistare?

Bene, prima di passare all'acquisto vero e proprio, vi consiglio inizialmente di ragionare sull’effettivo bisogno che potreste averne.

Se siete degli assidui frequentatori di piste da sci o vivete in montagna o fate comunque spesso strade di montagna, dove le probabilità di trovare strade innevate sono piuttosto alte è preferibile dotarsi, a mio avviso, di catene da neve di alta qualità, con maglie a rombo di misura possibilmente grande per avere il miglior attrito possibile anche nelle peggiori situazioni meteorologiche, oltre a delle buone gomme invernali naturalmente.

Se invece non avete in programma di spostarvi più di tanto dalla città allora potete preferire una soluzione più economica nonché più piccola o anche evitare di acquistare le catene a patto che abbiate montato i pneumatici invernali. Vorrei precisare che questa è soltanto una mia indicazione, nessuno vi vieta naturalmente di acquistare catene di alta qualità e di misura grande, anche se siete in città.

La misura delle catene invece è direttamente legata alla misura delle vostre ruote, non acquistate e non usate catene che non siano compatibili con i vostri pneumatici!

Le batterie per auto

Di seguito approfondiremo la comune batteria che troviamo nella nostra auto, ci soffermeremo poco sugli aspetti tecnici, che, oltre a non interessarci direttamente, necessiterebbero di maggiori competenze.
Lo scopo di questo approfondimento è invece quello di conoscere meglio la batteria auto, dall’acquisto, passando per la manutenzione, fino alla sostituzione.

Cos'è una batteria?
Name
Con il termine batteria, o meglio “batteria di accumulatori”, ci riferiamo ad un insieme di celle che hanno il compito di trasformare l’energia chimica in energia elettrica e, successivamente, in movimento meccanico, luce, calore. 

Quella comunemente usata per le nostre auto è la batteria al piombo (o piombo-acido), composta da sei celle in serie che contengono al loro interno gli elementi immersi nell’elettrolito, un liquido composto da una parte di acido solforico e un’altra parte da acqua demineralizzata.

Grazie a delle specifiche reazioni chimiche, rimaniamo sul generale, questi elementi riescono a immagazzinare la corrente elettrica, in ricarica, per poi rilasciarla gradualmente su necessità.

Le batterie si differenziano per:

- Tipo
- Tensione
- Capacità
- Corrente di spunto

I principali tipi di batterie in commercio sono: normali, senza manutenzione, sigillate e in gel.
Quelle normali sono caratterizzate dal fatto che hanno bene in vista 6 tappini sulla sommità dai quali si può verificare il livello dell’elettrolito e eventualmente rabboccarlo, questo tipo viene sempre più rimpiazzato dalle batterie senza manutenzione/sigillate. Queste si differenziano dal fatto che, nelle prime i suddetti tappini sono coperti da adesivi o da altri accorgimenti, mentre le seconde sono appunto sigillate. E’ quindi sconsigliato, se non addirittura impossibile, effettuarne la manutenzione, anche perché, sopratutto per quelle sigillate, non necessaria.
Infine abbiamo le batterie con l’elettrolito in gel, queste sono le più costose ma anche le più durature e preformanti, sono anche esse naturalmente senza manutenzione.


Quali caratteristiche deve avere una batteria per essere acquistata?

Le caratteristiche che la batteria deve avere rispettare sono naturalmente scritte nel libretto di uso e manutenzione e dobbiamo tenerle in considerazione.
Possiamo però prendere una batteria con capacità leggermente superiore a quella scritta sul libretto, per esempio, se è indicata una batteria di 45Ah dovremo comperarne una da minimo 45Ah ma nessuno ci vieta di prenderne una da 50Ah o 55Ah, anzi, acquistare una batteria con capacità leggermente maggiore è addirittura consigliato. Controllate anche la data di fabbricazione della batteria, questa deve possibilmente essere inferiore ai 3-4 mesi, diffidate invece se superiore ai 6 mesi.

Lascio a voi la scelta della marca ma ricordate che, come in tutte le cose, la marca è spesso sinonimo di qualità ma non è assolutamente detto che una batteria di marca secondaria non sia ugualmente buona.

Un ultimo aspetto molto importante, anche se abbastanza ovvio, è la misura, prendete una batteria che possa entrare nel vostro vano porta batteria.


Come fare manutenzione alla nostra batteria?

Ebbene si, anche la nostra batteria ha bisogno di manutenzione e attenzione per funzionare correttamente e più a lungo. Vediamo di seguito quali sono questi accorgimenti:

Prima di montare la batteria appena acquistata sarebbe buona norma, anche se la batteria è venduta pre caricata e, qualora aveste un idoneo caricatore, tenerla sotto carica lenta, almeno 8-10 ore.
Il primo accorgimento da prendere subito dopo averla montata è quello di cospargere i terminali (poli) con un grasso apposito (solitamente di vaselina) per prevenire la solfatazione di questi ultimi. Inoltre controllate periodicamente lo stato dei terminali.
Un altro aspetto importante, che con l’avvento delle batterie senza manutenzione e sigillate però sta scomparendo, è il controllo dell’elettrolito all’interno delle varie celle. Questo procedimento prevede, periodicamente, la verifica del livello e l’eventuale rabbocco con acqua demineralizzata.
Se aveste in previsione di non utilizzare l’auto per un medio-lungo periodo (2-3 settimane o più), scollegate i morsetti dai terminali (se vi è possibile) e, se siete provvisti di apposito caricatore, tenete periodicamente in ricarica la batteria.
E’ inoltre consigliato di tenere pulita la batteria, compreso il contenitore che la ospita e gli eventuali scarichi.

Su alcune batterie inoltre, è installato un sistema, chiamato comunemente occhio magico, che ci indica, a grandi linee, lo stato della batteria stessa, questo sarà di colore verde se è tutto ok, nero se la batteria è un po' scarica e bianco se è del tutto scarica.


Ultime considerazioni:

Che dirvi, tenete sempre efficiente la vostra batteria, sopratutto nelle auto di ultima generazione che ormai gestiscono, purtroppo o per fortuna, tutto elettronicamente.

Le candele

In questo approfondimento prenderemo in esame una tra le più importanti componenti presenti sui nostri amati veicoli a benzina: le candele di accensione (semplicemente candele di seguito).

Le candele svolgono un compito a dir poco fondamentale per il corretto funzionamento del nostro motore e tra poco capiremo il perché, ma andiamo per gradi.

Cos’è una candela e a cosa serve?
Name
La candela è un componente elettrico, formato da diverse parti, avvitato nella testa di ogni cilindro. La parte inferiore, dove sono collocati gli elettrodi, si affaccia direttamente nella camera di combustione. La sua funzione è semplice ma complicata allo stesso tempo; deve innescare la miscela aria/carburante.

Beh semplice direte voi...ma non lo è affatto! Ci sono in ballo tante variabili affinchè una candela riesca ad effettuare il suo compito.

Come fa la candela ad accendere la miscela?

L’accensione della miscela avviene tramite una scintilla, fatta scoccare in un preciso momento, che si viene a formare tra i due elettrodi della candela. Questa scintilla può raggiungere circa 30.000 Volt e se calcolate che in un minuto vengono scoccate dalle 500 alle 3500 scintille lascio immaginare a voi lo “stress” al quale è sottoposta una candela.

La corrente necessaria ad avviare questa reazione arriva dalla bobina, collegata alla candela tramite il cavo candela (approfondiremo a parte questi due componenti).





In quale momento deve scoccare la scintilla?
NameLa scintilla che incendia la miscela deve essere formata in un momento ben preciso, esattamente alla fine della fase di compressione (vedremo a parte le fasi del motore), quando il pistone si trova in prossimità del punto morto superiore. E’ in questo preciso istante infatti che la miscela raggiunge la massima pressione e una certa temperatura. Una volta scoccata la scintilla, intensissima, la temperatura sale anche oltre i 1000°C, la pressione arriva fino a 120 bar e il pistone viene spinto verso il punto morto inferiore (fase di espansione) con una velocità fino a 20 metri al secondo.


Bene, a questo punto abbiamo capito cos’è una candela, qual’è il suo scopo e come funziona, seppur in modo superficiale. Ma andiamo avanti...

Da cosa è formata una candela?

Le parti che compongono una candela sono solitamente nove:

1 - Attacco o Connettore: è il terminale al quale viene collegata la pipetta del cavo candela.
2 - Isolatore ceramico: garantisce l’isolamento elettrico e trasferisce il calore verso la testa del motore.
3 - Coste: impediscono la scarica dell’alta tensione sulla massa del motore.
4 - Guarnizione anulare: impedisce la fuoriuscita di gas di combustione e aiuta lo scambio termico. Non è presente sulle candele con sede conica.
5 - Guarnizioni interne: sono poste tra corpo metallico e isolatore ceramico, impediscono la fuoriuscita di gas di combustione.
6 - Corpo metallico con filettatura: aiuta la dissipazione del calore di combustione.
7 - Resistore: garantisce la compatibilità elettromagnetica con l’elettronica di bordo.
8 - Elettrodo centrale: è l’elettrodo dal quale parte la scintilla. Può essere di diversa forma e dimensione.
9 - Elettrodo di massa: è l’elettrodo sul quale si scarica la scintilla. Possono essere presenti più elettrodi di massa e possono cambiare le dimensioni e la struttura.
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Ogni quanto bisogna sostituire le candele e perché?
Anche gli intervalli di sostituzione delle candele sono indicati nel libretto di uso e manutenzione del costruttore, e dobbiamo attenerci il più possibile a tali indicazioni. Questi intervalli variano da costruttore a costruttore ma in media stanno sui 40.000-60.000 km circa (in alcuni casi anche di più).
Il motivo che ci porta a doverle sostituire invece sta nel fatto che con il passare dei chilometri, scintilla dopo scintilla, gli elettrodi si consumano (erosione da scintilla), seppur molto lentamente, e la distanza fra di loro aumenta. Per limitare tale consumo vengono impiegati più elettrodi di massa su alcune candele o materiali sempre più resistenti all’usura come il platino e l’iridio.

Una candela efficiente e con il giusto grado termico permette di scoccare scintille sempre efficienti durante l’intera vita del motore, migliorando le prestazioni e riducendo i consumi e le emissioni nocive.
Vediamo ora l’aspetto di alcune candele dopo l’utilizzo con relativo significato.
Dall’aspetto di una candela usata possiamo capire diverse cose come per esempio la qualità della combustione, ma non solo. Vediamo quindi di seguito alcuni esempi di candele usate, più o meno fortunate:

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1 - Candela senza particolari problemi o anomalie: la combustione è normale e regolare, il color nocciola è corretto.
2 - Candela con depositi sugli elettrodi: tali depositi possono derivare da un carburante di bassa qualità o da un forte consumo di olio.
3 - Candela con depositi carboniosi: questa è una tipica candela che ha lavorato in buona parte sotto la temperatura ottimale di esercizio (450°C).
4 - Candela con depositi di olio: può indicare un'eccessiva presenza di olio nella camera di combustione.
5 - Candela con gli elettrodi fusi: questo fenomeno indica solitamente un'eccessiva temperatura di esercizio.
6 - Candela con l'isolatore rotto: la rottura dell'isolatore può essere causato da improvvisi shock termici.

Bene, questo approfondimento finisce qui, ci sono altri aspetti e caratteristiche delle candele che andrebbero approfonditi ma credo che questi siano gli argomenti principali che ogni automobilista dovrebbe conoscere sulle candele, o perlomeno chi si dedica alla manutenzione della propria auto.

Kit frizione LuK RepSet FORD 1.1, 1.3 1.0, 1.4, 1.6


Kit frizione LuK RepSet 619 0088 06..............................107.58 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 190






RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):
- FORD :
RA850X-7L596-AKA - RA83SX-7L596-HA - R87AX-7L596-AA - A850X-7L596-AJA - A820X-7L596-BGA - 5029558 - 5024278 - 5018851 - 5014445 - 5014444 - 5011060 - 5011054 - 5010843 - 5010483 - 5010483 - 5010843 - 5011054 - 5011060 - 5014444 - 5014445 - 5018851 - 5024278 - 5029558 - A820X-7L596-BGA - A850X-7L596-AJA - R87AX-7L596-AA - RA83SX-7L596-HA - RA850X-7L596-AKA
- ALTRE MARCHE : 003358 - 627919 - 899042 - K469S - 003358 - 627919 - 899042 - K469S
- ALTRE MARCHE : 3000 058 001 - 3000 058 002 - 3000 058 003 - 3000 058 001 - 3000 058 002 - 3000 058 003
- ALTRE MARCHE : ECK 1119 - ECK 1345 - ECK 1119 - ECK 1345
- ALTRE MARCHE : QKT119 - QKT119AF - QKT119 - QKT119AF
- ALTRE MARCHE : GCK118AF - GCK118AF
- ALTRE MARCHE : KK-334 - VCK105 - KK-334 - VCK105
- ALTRE MARCHE : CTK125 - CTK125
- ALTRE MARCHE : TCK3017 - TCK3017
- ALTRE MARCHE : 52 085 050 - HK 08318 - HK 2374 - HK 8318 - S 02338 - 52 085 050 - HK 08318 - HK 2374 - HK 8318 - S 02338
- ALTRE MARCHE : LCK 118 - LEK 9 - LCK 118 - LEK 9
- ALTRE MARCHE : 132503 - 132503
- ALTRE MARCHE : NCK 017 - NCK 017


Questo ricambio auto kit frizione (619 0088 06) si può montare anche sui seguenti veicoli:
FORD ESCORT '81 Express (AVA)


FORD ESCORT '86 Express (AVF)

  • 1.1 (37kW) - da 05-1986 a 05-1990
  • 1.3 (44kW) - da 02-1986 a 02-1990
  • 1.3 (46kW) - da 07-1988 a 07-1990

FORD ESCORT III (GAA)
  • 1.3 (51kW) - da 09-1980 a 09-1985
FORD ESCORT III Station wagon (AWA)
  • 1.3 (51kW) - da 03-1981 a 03-1985

FORD ESCORT III Cabriolet (ALD)
  • 1.3 (51kW) - da 09-1983 a 09-1985

FORD ESCORT IV (GAF, AWF, ABFT)

  • 1.1 (37kW) - da 12-1985 a 12-1990
  • 1.3 (44kW) - da 01-1986 a 01-1990

FORD ESCORT IV Station wagon (AWF, AVF)
  • 1.1 (37kW) - da 10-1985 a 10-1990
  • 1.3 (44kW) - da 01-1986 a 01-1990

FORD FIESTA Furgonato (FVD)
  • 1.0 (33kW) - da 08-1983 a 08-1989

FORD FIESTA I (GFBT)
  • 1.3 (49kW) - da 08-1977 a 08-1983
  • 1.6 XR2 (62kW) - da 08-1981 a 08-1983

FORD FIESTA II (FBD)
  • 1.0 (FBD) (33kW) - da 09-1983 a 09-1989
  • 1.1 (FBD) (36kW) - da 05-1986 a 05-1989
  • 1.1 (FBD) (37kW) - da 09-1983 a 09-1989
  • 1.3 (FBD) (51kW) - da 09-1983 a 09-1987
  • 1.4 (FBD) (52kW) - da 10-1986 a 10-1989
  • 1.4 (FBD) (54kW) - da 02-1987 a 02-1989
  • 1.4 (FBD) (55kW) - da 10-1985 a 10-1989
  • 1.4 (51kW) - da 09-1983 a 09-1987

FORD ORION II (AFF)
  • 1.3 (44kW) - da 12-1985 a 12-1990

Il braccio oscillante

CAMBIA Il BRACCIO OSCILLANTE PER LA MANUTENZIONE DELLA TUA AUTO

Il braccio oscillante
Cos'è un Braccio Oscillante ?

Name
Il Braccio Oscillante partecipa alla sospensione dell'asse e della ruota di un veicolo e si occupa di trainare quest'ultime avanti ed a volte indietro. Questo è anche conosciuto sotto il nome di Braccio di Sospensione o braccio di legame: è fissato alla ruota e permette di guidarla e di mantenerla in rapporto alla superficie delle strada.
I Bracci Oscillanti sono fissati direttamente al telaio dalla macchina per un asse e la ruota per un mozzo. Un Triangolo di Sospensione difficilmente si rompe. Sono i Silent Block che in esso sono esauriti e finiscono per romperlo.
Un Braccio Oscillante rovinato o difettoso può portare ad una prematura usura dei pneumatici e dell'ammortizzatore e può provare inoltre una cattiva aderenza del veicolo sulla strada. Il sistema frenante riguarda anche pastiglie freno che hanno preso un colpo.

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Il freno a tamburo



Il freno a tamburo
Sulla maggior parte delle auto attualmente vengono impiegati freni a tamburo, sulle ruote posteriori e freni a disco su quelle anteriori. Alcune auto meno recenti, e anche qualche vettura attuale (la Fiat 126 e certe versioni della Mini, per esempio), dispongono di freni a tamburo su tutte e quattro le ruote. Si tratta, comunque, di vetture utilitarie, capaci di velocità non molto elevate. Normalmente, però, per le ruote anteriori si preferiscono i freni a disco, perché garantiscono una migliore frenata: sono più leggeri di quelli a tamburo e, aspetto ben più importante, disperdono il calore molto più facilmente. Sulle ruote posteriori si preferisce utilizzare i freni a tamburo per la loro azione più progressiva, per la loro maggiore economicità e, soprattutto, perché è più facile utilizzarli anche come freno a mano.L'interno del freno

I componenti di un freno a tamburo
I principali componenti di un freno a tamburo sono due ceppi curvi (detti usualmente ganasce), ricoperti con materiale di attrito e vincolati a una piastra (piastra portaceppi) collegata alla parte fissa del veicolo, e una parte rotante in ghisa chiamata tamburo.
Sulla piastra, tra i due ceppi, vi sono anche uno o due cilindretti idraulici con il relativo pistone, e, sui freni posteriori soltanto, il dispositivo di comando meccanico che è azionato dalla leva del freno a mano.
II tamburo è fissato a una flangia del mozzo (talvolta questi due organi costituiscono un pezzo unico) e gira insieme alla ruota. La piastra portaceppi, invece, è collegata all'assale o alla sospensione e non può ruotare.

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 624 3161 60................................222.26 € Iva e trasporto incl.



Volano bimassa LuK MERCEDES-BENZ 200 CDI, 250 CDI, 220 CDI


Volano bimassa LuK 415 0455 10...................................500.42 € Iva e trasporto incl.
Equipagg. motore = Per motori con volano a doppia massa
Info = Per veicoli con cambio velocità manuale / Senza kit bulloni/viti
Angolo max. d'incidenza [gradi] = 14
N° denti (Rilevamento angolo max. d'incidenza) = 6
Gioco max. ribaltamento [mm] = 1,6
Info = Senza sistema d'isteresi condotto
N° fori fissaggio = 8
Info = Con cuscinetto di guida

RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- MERCEDES-BENZ : A 651 030 39 05 - A 651 030 27 05 - 651 030 39 05 - 651 030 27 05
- ALTRE MARCHE : 9 026 G55 00 - L-09026-0G46-00 - L-09026-0G55-00

Questo ricambio auto volano (415 0455 10) si può montare anche sui seguenti veicoli:
MERCEDES-BENZ CLASSE C (W204)


MERCEDES-BENZ CLASSE C T-Model (S204)

MERCEDES-BENZ CLASSE E (W211)

MERCEDES-BENZ CLASSE E Cabriolet (A207)
MERCEDES-BENZ CLASSE E T-Model (S212)
MERCEDES-BENZ CLASSE GLK (X204)
MERCEDES-BENZ CLASSE E (W212)
MERCEDES-BENZ CLASSE E Coupé (C207)

Kit frizione LuK RepSet PRO OPEL 1.3 CDTI


Kit frizione LuK RepSet PRO 622 3104 33.........................299.12 € Iva e trasporto incl.
(Diametro [mm] = 220
(Informazione tecnica = Con dispositivo arresto centrale








Questo ricambio auto kit frizione (622 3104 33) si può montare anche sui seguenti veicoli:
OPEL ASTRA H


OPEL ASTRA H Station wagon

OPEL ASTRA H GTC

OPEL CORSA D

VAUXHALL ASTRA MK V 2 volumi /Coda spiovente
  • 1.3 CDTI (66kW) - da 10-2005 a oggi

VAUXHALL ASTRA MK V Station wagon
  • 1.3 CDTI (66kW) - da 08-2005 a oggi

VAUXHALL CORSA Mk III
  • 1.3 CDTI (66kW) - da 07-2006 a oggi

Kit frizione LuK RepSet


Kit frizione LuK RepSet 623 1818 00.............................176.62 € Iva e trasporto incl.


Diametro: mm 230

Kit frizione LuK RepSet PRO FIAT Grande Punto 1.4


Kit frizione LuK RepSet PRO 622 3132 33........................313.76 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 220
Informazione tecnica = Con dispositivo arresto centrale










Questo ricambio auto kit frizione (622 3132 33) si può montare anche sui seguenti veicoli:

Kit frizione LuK RepSet RENAULT 2.0


Kit frizione LuK RepSet 624 3200 34.............................334.50 € Iva e trasporto incl.

Diametro [mm] = 240
Informazione tecnica = Scarico automatico
Informazione tecnica = Con dispositivo arresto centrale






Kit frizione LuK RepSet Hiace III 2.0, 2.4


Kit frizione LuK RepSet 623 2019 60..............................229.58 € Iva e trasporti incl.
Diametro [mm] = 230



RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM):- TOYOTA : 04130-YZZCB


Questo ricambio auto kit frizione (623 2019 60) si può montare anche sui seguenti veicoli:
TOYOTA HIACE III Furgonato (_H10_)


TOYOTA HIACE III Wagon (_H10_)

Kit frizione LuK RepSet

Kit frizione LuK RepSet 623 1937 09....................................405.26 € Iva e trasporto incl.


Kit frizione LuK RepSet HONDA 1.5, 1.6


Kit frizione LuK RepSet 621 1828 60.............................€ 190.54 € Iva e trasporto incl.
Diametro [mm] = 210






RIFERIMENTI COSTRUTTORI (NUMERI OEM)- HONDA : 22105-P29-505 - 22105-P29-305 - 22105-P10-505 - 22105-P10-305 - 22105-P10-305 - 22105-P10-505 - 22105-P29-305 - 22105-P29-505
- ALTRE MARCHE : 3000 807 001 - 3000 807 002 - 3000 807 001 - 3000 807 002
- ALTRE MARCHE : J2004027 - J2004027
- ALTRE MARCHE : GCK623AF - GCK623AF
- ALTRE MARCHE : 1 699 X35 00 - ADH 23041 - ADH 23057 - ADH 23070 - H110028 - KK-657 - 1 699 X35 00 - ADH 23041 - ADH 23057 - ADH 23070 - H110028 - KK-657
- ALTRE MARCHE : TCK3776 - TCK3776
- ALTRE MARCHE : HK 09363 - HK 9363 - HK 09363 - HK 9363
- ALTRE MARCHE : HC 902802820 - HC 902802820
- ALTRE MARCHE : 132617 - 132617
- ALTRE MARCHE : NCK 776 - NCK 776


Questo ricambio auto kit frizione (621 1828 60) si può montare anche sui seguenti veicoli:
HONDA CIVIC IV (EG, EH)


HONDA CIVIC IV Coupé (EJ)

HONDA CIVIC IV Hatchback (EG)

HONDA CRX III (EH, EG)

HONDA HR-V (GH)

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